Accoppiare Paolo Banchero e Jordan Poole? Potrebbe diventare questo l’obiettivo degli Orlando Magic che tra un anno, se la guardia dei Golden State Warriors non avrà trovato un accordo per il rinnovo contrattuale a San Francisco, potrebbero assicurarselo via free agency.
Manca ancora tanto, e Poole e gli Warriors hanno ancora tempo fino all’inizio della stagione regolare per negoziare un rinnovo di contratto che potrebbe aggirarsi attorno ai 100 milioni di dollari in 4 anni.
Uno sforzo impegnativo a livello salariale per Golden State, che nel 2023 dovrà affrontare anche la free agency di Andrew Wiggins e l’estensione contrattuale di James Wiseman, salvo sorprese. Il tutto in un contesto in cui il co-proprietario della squadra Joe Lacob ha iniziato a far sentire con la NBA la propria voce sul peso e – secondo la sua opinione – iniquità della luxury tax che avrebbe l’effetto di punire chi è stato capace come Golden State di crescere i propri talenti in squadra, e che soprattutto voglia e possa spendere.
Nel 2022\23 Golden State pagherà fino a 180-200 milioni di dollari di luxury tax. Firmare oggi Jordan Poole a cifre importanti, con le questioni Wiggins, Wiseman e Draymond Green in arrivo tra 12 mesi, potrebbe pesare tantissimo domani.
Gli Orlando Magic potranno invece permettersi tra un anno, nella free agency 2023, di spendere tanto, con il contratto di Terrence Ross in scadenza e i contratti di Markelle Fultz e Mo Bamba non garantiti per il 2023\24. Tanto spazio salariale e la prospettiva di un nucleo con Banchero, Jalen Suggs, Cole Anthony, Jonathan Isaac, Franz Wagner cui aggiungere Jordan Poole.
Poole, 23 anni, è esploso nella scorsa stagione facendo le veci fino a gennaio di Klay Thompson, e quindi giocando da sesto uomo e viaggiando a 18 punti di media con il 36.4% al tiro da tre punti. Senza rinnovo di contratto, sarà restricted free agent nel 2023 e Golden State potrà pareggiare qualsiasi offerta.