Parte il conto alla rovescia per la trade deadline, la chiusura ufficiale del mercato degli scambi, che si terrà giovedì 10 febbraio. Come ogni anno, ciascuna delle trenta squadre si prepara a fare affari che potrebbero risultare decisivi per la seconda fase di stagione e, perché no, per il prossimo futuro.
Ecco un elenco di quei giocatori e quelle squadre da tenere d’occhio da qui al 10 febbraio, perché il mercato NBA non dorme mai e la trade deadline è sempre il periodo di maggiore attività in termini di scambi.
Utah Jazz: Joe Ingles l’indiziato principale per uno scambio
Pochi giorni fa è stato reso noto che Joe Ingles, ala degli Utah Jazz, sarà costretto a saltare il resto della stagione per la rottura del legamento crociato sinistro. La sventura, occorsa nel match contro i Minnesota Timberwolves, costringerà molto probabilmente i Jazz a dover cercare un sostituto sul mercato.
Nonostante Ingles fosse nella fase calante della sua carriera, il trentaquattrenne ha sempre ricoperto un certo ruolo all’interno della rotazione di coach Quin Snyder. Per questo motivo, i Jazz, che da anni cercano un risultato incoraggiante ai playoffs, hanno indubbiamente bisogno di un giocatore da inserire in rotazione al posto di Ingles.
Tra i possibili nomi, spicca Harrison Barnes, ala dei Sacramento Kings. Per raggiungere Barnes, i Jazz dovrebbero sacrificare un secondo giocatore così da far combaciare i salari, a meno che la trade non sia a tre. Ai Kings converrebbe più Ingles che Barnes, il quanto il primo scade a fine stagione, rispetto ai due anni di contratto dell’ex Golden State Warriors, e percepisce 13 milioni anziché 20.
Inoltre, Utah potrebbe puntare su Torrey Craig degli Indiana Pacers, ala con un trascorso in diverse squadre competitive che andrebbe ad allungare la rotazione. Per mere questioni economiche, Indiana potrebbe scambiare oltre a Craig anche l’annuale di TJ Warren, mentre i Jazz contornerebbero Ingles, che ad Indianapolis non giocherebbe neanche una partita questa stagione, con una scelta al secondo giro.
Infine, Michael Scotto cita l’interesse dell’organizzazione con sede a Salt Lake City per Robert Covington, Josh Okogie, e Josh Richardson.