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NBA, i migliori free agent del 2024

Klay Thompson

C’è un punto di caduta tra Klay e gli Warriors? E dove?

Thompson è free agent per la prima volta dal 2019, quando anche se infortunato Golden State gli concesse senza esitare un meritato quinquennale al massimo salariale. Oggi la situazione è diversa, Bob Myers non c’è più e Thompson non è lo stesso giocatore di allora.

Durante la stagione Klay Thompson ha ripetuto di aver ormai accettato, anche se a fatica, l’idea di poter avere un ruolo più defilato, da sesto uomo o comunque da opzione offensiva secondaria. Sul vil danaro però, difficile che Klay si possa discostare troppo dalle cifre cui – regole salariali alla mano – ha diritto. Se Golden State a vita non sarà, attenzione a squadre come Orlando Magic e Philadelphia 76ers su tutte, che possono offrire a Thompson una formula che comprenda cifre elevate e un contratto breve, senza svenarsi in luxury tax come farebbero gli Warriors.

Pascal Siakam

Non ci si attendevano sorprese sul futuro di Siakam, che i Pacers hanno prelevato da Toronto alla trade deadline per metterlo accanto a Tyrese Haliburton. La marcia fino alle finali di conference, sostenuta anche da qualche infortunio di troppo per le avversarie, ha dimostrato la bontà della scelta di Indiana.

Pascal Siakam resterà a Indianapolis, e con un contratto al massimo salariale da 4 anni.

James Harden

E’ qui ormai solo per il nome, la realtà è che l’unica alternativa a un finale di carriera da ramingo per il Barba è restare ai Clippers dove ha trovato un ruolo.

Il problema sarà convincerlo a accettare un contratto medio NBA, nei pressi di un biennale da 10-18 milioni di dollari a stagione che possa consentire ai Clippers di rifirmare Paul George e di estendere i contratti di Terance Mann e (forse) Ivica Zubac.

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