Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti NBA, i migliori free agent del 2024
NBA, i migliori free agent del 2024

La free agency NBA 2024 potrebbe essere priva di grandissimi nomi, soprattutto se LeBron James e Paul George decideranno di restare a LA sponda Lakers e Clippers. Ma proprio per questo motivo è ancor più interessante andare a scoprire quali sono i migliori free agent sul mercato per la prossima off-season.

Li abbiamo raccolti considerando i più quotati e significativi, considerato anche il loro status: stelle, veterani, giocatori di ruolo e in ascesa, e possibili sorprese.

LeBron James

LeBron ha disputato una stagione migliore rispetto a quella dello scorso anno, è stato più in salute con 71 partite e 25.7 punti di media, 7.3 rimbalzi, 8.3 assist e il 41% da tre che è il massimo in carriera per lui. LBJ è stato nominato nel secondo quintetti All-NBA, probabilmente il secondo, la sua stagione individuale 2023-24 sarà ricordata come una delle migliori della sua terza parte di carriera.

Il contratto di LeBron prevede una player option da 51.4 milioni di dollari per la prossima stagione, James è eleggibile per un’estensione contrattuale con i Lakers ma finora non sono arrivati segnali particolari in nessun senso. Dopo gara 5 a Denver LeBron ha detto “di non aver ancora pensato a cosa farà” in estate, e che ne dovrà parlare con la sua famiglia e il suo agente, Rich Paul. Un anno fa, mentendo sapendo di mentire, James aveva paventato il ritiro. Quest’anno ha preferito un “no comment” su tutta la linea. Per quel che vale, Rich Paul ha dichiarato che LeBron “ha ancora almeno 2 o 3 anni di carriera davanti” e che si aspetta di vederlo ancora in campo.

LeBron James giocherà nel 2024-25, non attendiamoci sorprese. E molto probabilmente ancora con i Lakers che si muoveranno in estate per provare a cambiare pelle al roster. Bronny James passerà dal draft e difficilmente sarà scelto (da altre squadre), i Lakers lo sceglieranno o lo metteranno sotto contratto da undrafted e James coronerà anche il suo progetto di diventare il primo giocatore NBA a giocare con il proprio figlio.

Paul George

Dopo il rinnovo di Kawhi Leonard, sembrava cosa fatta anche per Paul George con i Clippers. E invece le parti hanno deciso che ne avrebbero parlato a bocce ferme dopo la stagione, che come di consueto è finita prima del tempo per gli LA Clippers eliminati da Dallas al primo turno.

George ha una player option da 48.7 milioni di dollari su cui decidere, i Clippers restano interessati a un rinnovo ma a cifre non superiori a quelle concesse a Leonard, 150 milioni in tre anni fino al 2027. Potrebbero e dovrebbero essere abbastanza per PG13 ma l’ennesimo flop in post-season potrebbe consigliare altrimenti al 34enne. E in tal caso, la corte dei Philadelphia 76ers, dei Miami Heat e perché no dei suoi ex Indiana Pacers, per spendere tre nomi, si frà pressante.

Tyrese Maxey

Ben poche sorprese qui, Maxey è restricted free agent e i Sixers lo blinderanno con una rookie scale extension al massimo salariale da 5 anni.

DeMar DeRozan

DeRozan per i Bulls è troppo forte per lasciarlo partire, e allo stesso tempo il simbolo (involontario, DeMar è un fuoriclasse) della mediocrità della squadra.

A 34 anni l’ex Raptors e Spurs è eleggibile per un’estensione da circa 40 milioni di dollari annui. Il giocatore oggi li vale, per i Bulls sarebbe però come rimandare all’infinito una rifondazione che sembra l’unica cosa sensata da fare: Zach LaVine dovrebbe partire via trade e Chicago proverà a ricavarne almeno due prime scelte future al draft, Pat Williams non è mai sbocciato ma a soli 22 anni il potenziale resta immutato, Lonzo Ball è arrivato all’ultimo anno di contratto e già rivederlo in campo sarà un successo.

Cedere LaVine e Nikola Vucevic, dopo aver ceduto Alex Caruso ai Thunder in cambi di Josh Giddey, e rifirmare DeRozan quanto può servire ai Bulls?

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