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NBA, i migliori free agent ancora in cerca di una sistemazione

di Gabriele Melina
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DeMarcus Cousins, Miami Heat

Tra i giocatori presenti in questa lista, DeMarcus Cousins è quello su cui essere più incerti. Cousins si trascina da anni problemi fisici alla parte inferiore del corpo che non hanno fatto altro che renderlo meno mobile e più lento, compromettendo la sua carriera in ultimo luogo. Gli anni a Sacramento, purtroppo, quando Cousins veniva riconosciuto come uno dei migliori centri in NBA, sono ormai un ricordo passato.

A livello statistico, per quanto le sue cifre non siano le stesse di sei anni fa, non è mai calato del tutto, ciononostante le sue condizioni fisiche gli hanno sempre impedito di giocare un numero consistente di partite per dimostrare di valere di più di un annuale al minimo salariale. Lo scorso anno ha giocato 17 gare a Milwaukee e 31 a Denver, quello prima 25 a Houston e 16 ai Clippers. DeMarcus è diventato a tutti gli effetti un giramondo, intrappolato in un circolo vizioso di continui infortuni.

Per lui, è probabile che la soluzione definitiva, a questo punto, non arrivi mai, e che l’unica via sia quella di continuare a bussare alla porta delle varie squadre NBA. Una destinazione che potrebbe inserirlo nel modo corretto nella sua rotazione e dargli il giusto valore sono i Miami Heat, una squadra con ambizioni da titolo.

Gli Heat sono abbastanza noti per possedere una rotazione in cui ciascuno ricopre un ruolo definito. Questo puzzle in cui ogni giocatore è una tessera è un concetto che potrebbe risultare utile a Cousins. A Miami, giocherebbe un ruolo molto marginale ma preciso: scenderebbe in campo per fare poche cose fatte bene ed in poco tempo. Al resto penserebbero coach Erik Spoelstra ed i suoi giocatori.

Dennis Schroder, San Antonio Spurs

Un altro giocatore che potrebbe trarre vantaggio dalle capacità terapeutiche del fiume San Antonio è Dennis Schroder, al momento impegnato con la Germania ad Eurobasket ma senza contratto in NBA. Schroder è un altro di quei giocatori abbastanza difficili da collocare, eppure, diversamente da Cousins è stato egli stesso a scavarsi una sorta di “fossa”. Schroder, infatti, lo scorso anno ha rifiutato una buona offerta dei Lakers convinto di poter ottenere un contratto nettamente più alto.

Inutile dire che questa offerta non è mai arrivata, così Schroder si è ritrovato solo nel mare magnum della free agency ed ha dovuto ripiegare su un contratto con Boston addirittura inferiore a quello offertogli dai Lakers. L’esperienza ai Celtics è stata terribile sotto tutti i punti di vista, così la dirigenza ha deciso di inviarlo a Houston per la fine della stagione 2021/22.

Poi il suo contratto è scaduto e da quel momento Dennis Schroder è free agent. Per Schroder il discorso è lo stesso fatto con Smith Jr, non a caso sono sempre coinvolti gli Spurs. Il tedesco sta facendo una buona figura con la nazionale tuttavia pare sempre di più incompatibile con il mondo NBA. San Antonio potrebbe offrigli spazio e minuti sul campo, e ne ha bisogno per acquisire nuovamente credibilità.

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