Kyrie Irving
Situazione intrigante anche quella di Kyrie Irving, player option da 36.5 milioni di dollari per il prossimo anno. Mentre Irving continua a saltare le partite in casa, torna in campo Kevin Durant ma non si sa ancora niente su Ben Simmons, un rebus costante quello dei Brooklyn Nets che potrebbe rimandare le loro aspirazioni da titolo alla prossima stagione. Molto dipenderà da Irving, le cui intenzioni sono ad oggi ancora poco chiare.
Con lui in squadra, al rientro di Simmons i Nets dovrebbero formare uno dei migliori terzetti di tutta la lega, in caso contrario, si aprono mille scenari diversi e imprevedibili.
Bradley Beal
Bradley Beal si trova in una situazione economica simile a quella Irving, anche per lui è pronta una player option da 37 milioni. Tuttavia, è quasi certo che la superstar degli Washington Wizards rifiuti l’opzione giocatore per esplorare la free agency in totale libertà. L’unico motivo per cui accettare la player option potrebbe essere attendere la free agency del 2023 per accordarsi con altri giocatori che scadono in quel momento.
Altrimenti, Beal avrebbe la possibilità di sondare il mercato senza vincoli già quest’estate. In tal caso, svariate squadre siederebbero al tavolo con lui per discutere di un accordo, una fra tutte, ad esempio, i Portland Trail Blazers. Questa è la situazione che appare a noi esterni al mondo NBA, ma niente è certo stando ad alcune fonti interne. Recentemente, dopo essersi operato al polso sinistro, Beal ha risposto così ai media durante un allenamento: “Firmerò ancora con Washington? Potrebbe starci”.
Estendere il contratto con gli Wizards aprirebbe a un terzo scenario, e potrebbe voler dire 5 anni a 245 milioni. Una mossa del genere implicherebbe una permanenza a lungo termine di Beal nella capitale, indizio che forse il 3 volte All-Atar nutre un po’ di fiducia nei suoi Wizards. Chiacchere a parte, la parola chiave rimane “cautela”, come ha più volte affermato egli stesso.