NBA free agency 2022: i 3 principali restricted free agent
Sono principalmente 3 i free agent con restrizioni a cui badare quest’estate: Deandre Ayton dei Phoenix Suns, Collin Sexton dei Cleveland Cavaliers, e Miles Bridges degli Charlotte Hornets. Tre giocatori giovani e con buone potenzialità, due dei quali hanno già fatto vedere cosa sono in grado fare, mentre uno (Sexton, ndr), ha forse ancora qualcosa da dimostrare per convincerci del suo valore.
Deandre Ayton
Partendo da Ayton, il lungo bahamense ha trattato a lungo con i Suns per la firma di un nuovo contratto, ma Phoenix è apparsa riluttante ad appoggiare la sua richiesta, ovvero un quinquennale da 172.5 milioni di dollari. Ayton, prima scelta al draft del 2018, chiedeva cifre del genere avendo visto i suoi compagni di draft, tra cui ad esempio Luka Doncic e Trae Young, ricevere estensioni contrattuali simili.
Tuttavia, per quanto Ayton sia un innesto alquanto efficace al fianco di Chris Paul e Devin Booker, il ventitreenne non regge il confronto con giocatori come, appunto, Doncic o Young. Un eventuale accordo doveva essere raggiunto entro il 19 ottobre, eppure così non è stato, quindi Ayton diventerà restricted free agent quest’estate. Come detto in precedenza, Phoenix potrà pareggiare qualsiasi tipo di offerta eccedendo il salary cap e finendo in territorio luxury tax.
In stagione, Ayton sta viaggiando a 16.5 punti di media e 10.0 rimbalzi con il 64.2% dal campo, numeri incoraggianti che spingeranno qualche altra squadra ad avanzare un’offerta.
Collin Sexton
Il secondo nome è quello di Collin Sexton, point-guard dei Cavaliers fuori per tutta la stagione a seguito di un’operazione al menisco sinistro. Nel suo caso, la situazione è leggermente più complicata. Se la casella punti segnati non lascia a desiderare, 20.0 punti di media in carriera con un exploit di 24.3 la scorsa stagione, ciò che affascina decisamente meno del suo gioco è la mole di tiri presi e la mancata dedizione a tanti altri aspetti del gioco.
Tralasciando la fase difensiva, in attacco Sexton tira di media 16.3 volte a gara, e ne converte in punti segnati il 45.8%. Al di là della produzione di punti, tuttavia, il ventitreenne non ha mai dimostrato di poter eccellere in qualcos’altro. La sua visione di gioco, ad esempio, è ad oggi ancora limitata, mentre la sua percentuale da tre compie continui balzi dall’alto al basso.
Chiaramente, Cleveland non vorrà perdere Sexton a zero, ma non è neanche detto che voglia tenerselo. Anzi, vista la grande stagione di Darius Garland, altra point-guard dei Cavaliers e All-Star quest’anno, è possibile che la franchigia dell’Ohio voglia cercare una nuova destinazione per Sexton. Ciononostante, al di là che Sexton rimanga o meno, Cleveland si adopererà per pareggiare le eventuali offerte e magari scambiarlo entro la trade deadline del 2023.
Miles Bridges
Il terzo restricted free agent degno di nota è Miles Bridges. Noto inizialmente come nient’altro che un grande saltatore, Bridges ha in realtà sviluppato un gioco molto più ampio. In stagione, sta viaggiando a 19.9 punti con 7.2 rimbalzi, 3.6 assist, il 48.3% dal campo ed il 30.8% da tre. Per di più, è probabile che Bridges finisca tra i primi candidati per il premio di giocatore più migliorato.
Charlotte può offrirgli una qualifying offer da circa 7.5 milioni di dollari, tuttavia, è altamente probabile che Bridges la rifiuti per ottenere un contratto più duraturo e oneroso. Gli Hornets, che hanno in scadenza i 9.7 milioni di Montrezl Harrell e devono decidere se garantire i 9.2 di Mason Plumlee, cercheranno di mantenerlo in squadra.