Tra i Chicago Bulls e Zach Lavine, da ormai una stagione intera, c’è aria di trade. La scorsa estate, dopo l’ennesima stagione complicata tra errori di campo e infortuni, la dirigenza aveva cercato una soluzione che accontentasse entrambe le parti. Le scelte principali dell’ala piccola erano gli Heat, i 76ers o i Lakers. Nessuna delle tre purtroppo realmente interessate a causa della poca integrità fisica del ragazzo e dal suo contratto davvero troppo oneroso. Il contratto del giocatore infatti è ancora valido per le prossime due stagioni, con una player option che sfiora i 49 milioni di dollari. Troppi per un possibile terzo violino. Per di più non vede campo da gennaio e non lo farà per il resto della stagione, causa infortunio al piede sinistro.
I Bulls quest’estate però ci riproveranno. A confermarlo è stato KC Johnson insider dei Bulls per NBC Chicago: “La scorsa off-season i Bulls hanno inserito LaVine in più trade, dopo non esserci riusciti, si sono accordati con il management di Lavine per trovargli una nuova casa la prossima stagione”
I difetti ci sono tutti, ma non si possono non ricordare i pregi. LaVine è un scorer d’elite capace di mettere 21 punti a partita con una abilità nel tiro 3 che fa invidia a molti altri giocatori nella lega, 38% in carriera. Nonostante ciò, le contender hanno sempre avuto dubbi su di lui poiché in carriera ha giocato solamente 4 partite di playoffs. Nell’immediato può essere un problema. Per il futuro invece può risultare meno problematico. Infatti la squadra che ha mostrato più interesse è stata Detroit che non si è fatta spaventare dai 138 milioni rimanenti sul suo contratto ed è la più intenzionata a provarci quest’estate.
Archiviata la questione Lavine, rimane un grande punto di domanda per il futuro della franchigia dell’Illinois. Quale sia il piano per le prossime stagioni ancora non è chiaro. Attualmente Chicago si trova in zona play-in, con 31-34 come record. Le possibilità di giocare i playoffs ci sono, ma l’organico di squadra ha poche possibilità di superare il primo turno. Secondo la dirigenza le trade non sono andate in porto poiché il valore offerto non era all’altezza. Dopo anni di fallimenti sportivi la città di Chicago ha bisogno di ricominciare da zero e la prossima estate è l’occasione adatto per farlo, bisogna solo saper trovare l’occasione giusta.
