Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsCharlotte Hornets Mercato NBA, Karl-Anthony Towns va ai Knicks via trade
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I New York Knicks hanno finalizzato una trade con i Minnesota Timberwolves per Karl-Anthony Towns, uno scambio che coinvolge anche gli Charlotte Hornets, ai Twolves vanno Julius Randle e Donte DiVincenzo, e una prima scelta al draft NBA 2025 protetta per le prime 13 chiamate, e proveniente dai Detroit Pistons. Gli Hornets ricevono DaQuan Jeffries, Charlie Brown Jr e Duane Washington Jr assieme a tre seconde scelte future al draft come parte della trade. Charlotte spedisce James Naji ai New York Knicks, il centro nigeriano è stato una seconda scelta al draft NBA 2023 e gioca in Spagna con Girona.

Uno scambio con cui i Timberwolves scaricano il contratto in scadenza nel 2028 di Towns, per Julius Randle che potrebbe diventare free agent già nel 2025. I Knicks erano alla ricerca di un centro che potesse sostituire Mitchell Robinson, che resterà fuori fino a dicembre\gennaio per infortunio, e a New York KAT ritroverà Tom Thibodeau che lo aveva già allenato a Minnesota per oltre due stagioni. Oltre a Randle, i Twolves aggiungono con Donte DiVincenzo uno dei migliori tiratori della NBA.

Per i New York Knicks, determinatissimi a dare l’attacco al titolo NBA 2025, si tratta della seconda trade importante della loro off-season, a luglio avevano infatti prelevato dai Brooklyn Nets l’ala Mikal Bridges. Karl-Anthony Towns è un 4 volte All-Star in carriera, prima scelta assoluta al draft NBA 2015 e lo scorso ha chiuso con 21.8 punti e 8.3 rimbalzi di media a partita col 41.6% da tre. Con la trade i Twolves danno inoltre più spazio ancora in attacco alla star Anthony Edwards aggiungendo a roster, oltre a Julius Randle, un tiratore importante che potrà uscire dalla panchina da sesto-settimo uomo, DiVincenzo è stato lo scorso anno uno dei migliori giocatori in stagione per i Twolves.

La trade ha anche spiegazioni salariali. I Timberwolves avrebbero speso oltre 212 milioni di dollari proiettati in salari per il 2025-26, decisamente oltre la soglia del second tax apron, Towns aveva firmato nel 2022 un’estensione al massimo salariale da 220 milioni di dollari in 4 anni. Jullius Randle potrebbe invece uscire dal suo contratto già alla fine della stagione 2024-25 e rinegoziare con Minnesota, oppure lasciare da free agent. Donte DiVincenzo è invece sotto contratto fino al 2027, con player option da 12 milioni di dollari sull’ultimo anno. Con lo scambio i Timberwolves abbattono dunque il loro monte salari per le prossime stagioni, per un risparmio stimato di circa 26 milioni di dollari (luxuy tax compresa) per il 2025-26. E’ uno degli effetti delle nuove regole salariali introdotte col nuovo contratto di lavoro collettivo, l’introduzione del cosidetto second tax apron che limita fortemente la flessibilità salariale delle squadre che lo superano, e che induce dunque i team a “distribuirsi” di conseguenza in maniera più “equa” i giocatori migliori, quelli con i contratti giocoforza più pesanti.

Con l’arrivo di Bridges e il rinnovo per OG Anunoby, DiVincenzo avrebbe probabilmente trovato meno spazio nelle rotazioni dei nuovi Knicks, mentre a Minnesota sarà il primo cambio per Edwards e Mike Conley dalla panchina. Julius Randle dovrebbe invece partire in quintetto base da ala forte al posto di Towns, accanto a Rudy Gobert e sempre con Naz Reid come primo cambio per i lunghi, nel 2023-24 prima di infortunarsi e saltare la seconda parte di stagione e i playoffs, Randle aveva viaggiato a 24 punti con 9.2 rimbalzi di media a partita in 46 gare, ai Knicks Randle è diventato un 3 volte All-Star. Minnesota aveva vinto 56 partite nel 2023-24 con Edwards e Towns, la miglior stagione della squadra dai tempi di Kevin Garnett, ed era arrivata anche la finale di conference contro i Dallas Mavs, la trade odierna cambia radicalmente forma e struttura del roster a disposizione di coach Chris Finch. Un rischio, ma le implicazioni finanziarie e salariali per i Twolves erano troppe per non considerarle, va anche ricordata la saga a puntate, e tuttora in corso, della macchinosa vendita della franchigia da Glen Taylor a Marc Lore e Alex Rodriguez che si è arenata. E che potrebbe terminare solo a carte bollate e in tribunale.

I Knicks avevano perso durante la free agency anche il lungo Isaiah Hartenstein, andato agli Oklahoma City Thunder, e con lo stop per Robinson sarebbero rimasti senza centro titolare per il delicato avvio di stagione e con i soli Jericho Sims e Precious Achiuwa sotto canestro. L’opzione di schierare Julius Randle da centro evidentemente non convinceva coach Thibodeau, anche da qui la decisione di procedere con un cambio, Mitchell Robinson è un giocatore che ha dovuto spesso fare i conti con problemi fisici e non fornisce purtroppo le necessarie garanzie di affidabilità.

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