Brian Windhorst di ESPN ha tratteggiato la situazione di contratto di una delle star NBA meno pronosticabili, ma più brillanti del momento, Julius Randle dei New York Knicks.
Nel pieno di una stagione che gli varrà certamente il premio di Most Improved Player, di giocatore più migliorato della stagione, e quasi certamente la nomina in uno dei migliori tre quintetti All-NBA, Randle cercherà in estate durante la off-season di monetizzare sul suo sin qui grande 2020\21, in attesa di vedere i playoffs e l’epilogo.
Julius Randle, 26 anni, guadagnerà in questa stagione 19 milioni di dollari, l’ultimo anno del suo contratto triennale firmato nel 2019 è parzialmente garantito (circa 4 milioni sui 19.8 previsti) e la garanzia è appannaggio della sua squadra. Non esiste ovviamente la possibilità che i Knicks scelgano di non garantire l’ultimo anno di contratto della loro star, ciò che Randle e New York cercheranno di fare in estate è negoziare un’estensione.
Il contratto di Julius Randle è tale che consentirà ai Knicks e al giocatore un aumento “solo” del 20% (massimo) rispetto alle cifre attuali. La strada maestra è quella di garantire l’ultimo anno del contratto di Randle (2021\22) e firmare subito un’estensione di altri 3 anni a 106 milioni di dollari complessivi (al massimo), fino al termine della stagione 2024\25.
Una situazione analoga a quella in cui si trovavano nel 2019 i Portland Trail Blazers e CJ McCollum, con il giocatore che si accordò allora per un’estensione triennale da 100 milioni di dollari che partirà dalla prossima stagione. E molto simile a quella di Bradley Beal che lo scorso anno concordò con gli Washington Wizards un’estensione stavolta biennale, da 71 milioni di dollari, che scatterà nel 2021\22.
Julius Randle potrebbe però decidere di rimandare il discorso estensione di contratto alla free agency 2022, cui arriverebbe da unrestricted free agent. Una decisione che gli consentirebbe di ottenere, ai Knicks o altrove, un contratto ancora più vantaggioso.
Come? Randle è diventato All-Star per la prima volta in carriera quest’anno, una seconda nomina nel 2021\22 lo renderebbe eleggibile pe un contratto al massimo salariale. Una differenza tra lo scenario “A” tratteggiato prima, e questo scenario “B” che potrebbe toccare quota 100 milioni di dollari (calcolati su una media di +12,5 milioni di dollari l’anno, più il quinto anno dell’eventuale massimo salariale, fino al 2026\27).
In un articolo scritto in prima persona a inizio stagione su The Players’ Tribune, Julius Randle aveva dichiarato di voler restare a New York, e c’è da scommettere che i Knicks non si lasceranno scappare un diamante grezzo di così tanto valore, e ancora giovane. Nel 2021\22 anche RJ Barrett diventerà eleggibile per la sua rookie scale extension, e i Knicks dovranno decidere cosa fare di Mitchell Robinson, il cui contratto da rookie scadrà nel 2021\22. In estate, quale che sarà la decisione di e su Julius Randle, i Knicks avranno circa 60 milioni di dollari di spazio salariale, e alcuni contratti da eventualmente rinnovare: Derrick Rose, Nerlens Noel, Reggie Bullock e Alec Burks su tutti.
Alla free agency 2021 i Knicks punteranno su nomi quali Lonzo Ball, Dennis Schroder o Lauri Markkanen. Giocatori (e contratti) che potrebbero diventare propedeutici per mettere assieme in futuro una trade per la classica star scontenta (Zach LaVine, Ben Simmons, Bradley Beal, Damian Lillard) in un’operazione simile alle tante già viste in passato con Kawhi Leonard, Anthony Davis e James Harden.
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