Quest’anno, le aspettative sui New York Knicks si erano alzate come mai prima d’ora, soprattutto grazie all’ottimo andamento della stagione 2020/21, alla presenza in second unit di Derrick Rose e alle aggiunte di Kemba Walker e Evan Fournier al roster della squadra. E senza contare che Julius Randle ha ricevuto la sua prima chiamata all’All-Star Game, coach Thibodeau è stato eletto Coach of the Year, e il team ha ottenuto la quarta testa di serie a Est, grazie ad un record di 41-31.
La partenza era stata anche buona. Ma poi Rose si è infortunato e Walker si è allontanato sempre di più dal suo posto da titolare, proprio come l’intero team si è allontanato dai primi posti della Eastern Conference. Ora milita infatti al dodicesimo posto della classifica, con un record di 29 vittorie e 40 sconfitte, con in omaggio il serio rischio di mancare la post-season.
In questa situazione allora molti si sono chiesti se ci fosse nell’aria odore di licenziamento per coach Tom Thibodeau, che in meno di un anno era passato dall’essere un abilissimo stratega a un flop totale. Non a caso, anche il dirigente William Wesley ha dato al coach la colpa dei mali della squadra.
Sono state molte le voci che quindi lo volevano in procinto di abbandonare la Grande Mela e, secondo quanto riportato da Jake Fischer di Bleacher Report, è stata anche affrontata una discussione interna tra i vertici della franchigia. Coach Thibodeau ha sempre cercato di mantenere un buon rapporto con il proprietario James Dolan, che ha quindi concesso al front office di decidere se mantenere l’allenatore oppure tagliarlo.
Tuttavia, il presidente Leon Rose non ha intenzione di apportare cambiamenti alla panchina del team siccome, come nota Fisher, è sempre stato molto vicino al coach, fin dalla sua assunzione nel 2020. E questo probabilmente anche perchè, mentre Rose è solitario e raramente si espone con i media, Thibodeau si è fatto un po’ il portavoce ufficiale della squadra.
Ma ovviamente le ragioni non sono solo queste.
Thibodeau è infatti al secondo anno di un contratto quinquennale e, quando i Knicks stavano cercando un nuovo head coach, si era distinto tra ben 11 candidati, riuscendo ad ottenere così il posto.
Inoltre, sul mercato non ci sono buoni veterani da acquisire e, secondo il front office, nel team non c’è nessun assistente pronto a prendere le redini del team. Johnnie Bryant sarebbe infatti l’opzione migliore, ma non è abbastanza pronto a sostituire Thibodeau, mentre Kenny Payne molto probabilmente lascerà New York per diventare capo allenatore dell’Università di Louisville.