Klay Thompson, il suo futuro sembra essersi definito: sarà un giocatore dei Dallas Mavericks, salvo clamorosi colpi di scena.
A riportare la news è stato Adrian Wojnarowski, il quale scrive di una sign-and-trade che coinvolgerà anche una terza squadra, gli Charlotte Hornets, che riceveranno Josh Green. Nonostante ciò, non c’è ancora la certezza della fumata bianca visto che Warriors e Mavericks starebbero cercando di limare gli ultimi dettagli dell’operazione. Klay Thompson firmerà un contratto triennale da 50 milioni di dollari con i Dallas Mavericks, contratto che prevede anche una player option per l’ultimo anno.
Ai Dallas Mavs dovrebbero finire nella sign and trade anche due future seconde scelte al draft, in cambio di Josh Green, scelte che Dallas spedirà poi a Golden State.
Klay Thompson lascerà dunque i Golden State Warriors dopo 13 stagioni costellate di trionfi: 4 titoli NBA e 6 finali giocate, 5 partecipazioni all’All-Star Game e due nomine All-NBA. Thompson ha recuperato nel 2022 da due infortuni gravi a ginocchio sinistro e tendine d’Achille destro occorsi l’uno dopo l’altro, e che lo hanno tenuto ai box per due stagioni, vincendo poi il quarto titolo NBA della carriera. Con Stephen Curry e Draymond Green, Thompson ha vinto 518 partite di regular season e 98 gare di playoffs. Il suo addio a Golden State rappresenta la fine di una delle squadre più vincenti di sempre, i Golden State Warriors dal 2015 al 2022 e nati idealmente tra 2009 e 2012 con gli arrivi via draft di Stephen Curry, Klay Thompsone Draymond Green. La prima versione, allenata da Mark Jackson, era tornata ai playoffs dopo stagioni difficili e di rifondazione, e dopo l’arrivo di coach Steve Kerr nel 2014 si era tramutata nella dinasty NBA moderna per eccellenza, dopo quelle dei Chicago Bulls, dei Los Angeles Lakers e dei San Antonio Spurs.
Dallas ha avuto la meglio su Lakers e Clippers, che seguivano Thompson, e a fare la differenza sarebbe stata proprio la volontà di Klay di raggiungere Luka Doncic in Texas e provare a vincere ancora. I Mavs hanno appena raggiunto le NBA Finals e sul mercato si sono mossi per rinforzarsi, con gli arrivi di Quentin Grimes e Naji Marshall, e per liberare lo spazio salariale sufficiente per un free agent di peso. Anche i Los Angeles Lakers avrebbero tentato di mettere in piedi una sign and trade per Thompson, fortemente caldeggiata da LeBron James, ma gli Warriors non avrebbero ritenuto sufficiente l’offerta del gialloviola, incentrata in parte anche su D’Angelo Russell.
Che la distanza tra domanda e offerta tra Klay Thompson e gli Warriors fosse troppo ampia per un accordo era diventato evidente già durante la stagione. Klay era eleggibile per un’estensione di contratto da oltre 120 milioni di dollari per 4 anni, cifre che gli Warriors non prevedevano di spendere per un giocatore di 34 anni e reduce da due infortuni gravi, e dal rendimento in calo soprattutto in difesa. Ai Mavs Thompson potrà rivestire un ruolo da tiratore e realizzatore secondario, in quintetto base accanto a Luka Doncic e Kyrie Irving.
A pesare sulla scelta di Golden State anche la necessità di dare più spazio e responsabilità a giocatori come Brandin Podziemski e Moses Moody. Gli Warriors hanno inoltre messo sotto contratto per la prossima stagione anche De’Anthony Melton, ex Sixers e Grizzlies.