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Heat, il caso Wade continua a tenere banco: gli aggiornamenti

di Mattia Picchi

Continua a tenere banco in casa Miami Heat il caso Dwayne Wade. Il simbolo della franchigia della Florida infatti, dopo i sacrifici degli anni passati, per gli arrivi di Bosh e James, pare voglia un minimo di riconoscenza da parte di Pat Riley e tutto il front office. L’idea di Riley è quella di fargli esercitare la player option in questa stagione, in modo tale da concedergli uno stipendio da 16 milioni, e da averlo free agent nella caldissima estate del 2016: l’obbiettivo a quel punto sarà trovare un accordo a cifre molto più basse  per poter dare l’assalto a Kevin Durant, in scadenza anche lui nella prossima stagione.

Durant e Wade in azione, chissà che un giorno non vestano la stessa casacca...

Kevin Durant e  Dwayne Wade a duello,

Qualora Wade non accetti, come sembra, questa soluzione, l’offerta degli Heat è di un triennale da 10 milioni annui, secondo quanto riporta Ethan Skolnick del ‘Bleacher Report’. Un chiaro messaggio che gli Heat sono pronti a rinunciare alla propria stella, per investire in una nuova era.

Da qui a dire che Wade lascerà sicuramente Miami ce ne passa, anche perché, tra le squadre interessate a lui è difficile ipotizzarne una che sia disposta a concedergli tutti i soldi che chiede a Miami. Non dimentichiamo che, nonostante l’ottima stagione, Wade ha comunque 33 anni e i continui problemi alle ginocchia lo rendono un giocatore non di completo affidamento, per esempio non può giocare i B2B in Regular Season. Sicuramente Riley, da uomo sapiente quale è, ha già meditato su quale sia la miglior soluzione per il bene della franchigia. Certo è che, qualora riuscisse a convincere Wade ad esercitare la player option e a rifirmarlo a cifre molto più basse nel 2016, un quintetto base formato da Dragic – Wade – Durant – Bosh – Whiteside farebbe sognare i tifosi.

Per Nba Passion,

Mattia Picchi (Mattiapicchi on Twitter)

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