Finito alla corte di coach Pop nel giorno della trade dead line, nello scambio che ha portato Thaddeus Young e Drew Eubanks (poi successivamente tagliato) a Toronto, Goran Dragic di certo non resterà a San Antonio, che ha appena iniziato a ricostruire e di certo non ha bisogno di un veterano come lui. Tra le due parti si concorderà un buyout, probabilmente già nel corso dei prossimi giorni.
Dragic, che compirà 36 anni il prossimo 6 Maggio, figurerà tra i nomi più appetibili nella lista dei free-agent, con tante squadre che busseranno alla porta per accaparrarsi il fuoriclasse sloveno. Tra le più accreditate, secondo ESPN, ci sarebbero i Golden State Warriors e i Los Angeles Lakers, desiderosi di una point-guard esperta ed affidabile che possa far rifiatare i loro titolari, soprattutto nel corso dei playoffs (anche se, nel caso dei Lakers, non è ancora detto che ci arrivino). Nelle settimane precedenti si era parlato di un interessamento per lui anche da parte dei Brooklyn Nets, dei Milwaukee Bucks e dei Chicago Bulls. Insomma, è chiaro a tutti che quasi tutte le contender lo vogliano avere a roster, impressionate dalle sue recenti prestazioni.
In effetti, già nel corso dei playoffs 2020, a 34 anni compiuti, Goran Dragic aveva trascinato i suoi Miami Heat alle Finals, poi perse contro i Lakers di LeBron, viaggiando a oltre 19 punti di media a partita. Tuttavia, proprio nel corso di quest’ultime, un infortunio al piede lo ha fermato, costringendolo a rimanere fuori per gran parte delle stesse Finals. Ma la sua carriera è stata anche insignita di importanti riconoscimenti, come il premio di Most Improved Player, vinto nel 2014, e l’inserimento nello stesso anno del suo nome nell’ All-NBA Third Team.
Goran Dragic is away from the Raptors and attending Heat games
— NBA Central (@TheNBACentral) January 29, 2022
(h/t @eric_torrente ) pic.twitter.com/1INg8xG5qI
Dragic, oltre ad aver incantato nel corso dei suoi 6 anni a Miami, ha vestito precedentemente anche le maglie dei Phoenix Suns (con i quali è sbocciato definitivamente) e degli Houston Rockets. Quest’anno, dopo essere finito ai Toronto Raptors nella sign-and-trade per Kyle Lowry ed aver giocato 5 partite con i canadesi, si è accordato con la franchigia affinché potesse lavorare da solo lontano da essa fino ad una nuova richiesta di trade. E, nel corso di questi mesi, passati con il suo staff in Florida (nella foto lo vediamo, a fine gennaio, ad assistere ad una partita degli Heat. Sarà un indizio di mercato?), ha dimostrato di essere ancora in ottime condizioni fisiche ed atletiche. Insomma, firmato al minimo lo sloveno garantisce efficienza, stabilità e notevoli doti di playmaking e di assist-man. La squadra con cui deciderà di firmare si renderà protagonista di un gran colpo.