Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsBrooklyn Nets Nets, Kevin Durant ha chiesto a Tsai “la testa” di Marks e Nash

Nets, Kevin Durant ha chiesto a Tsai “la testa” di Marks e Nash

di Michele Gibin
Kevin Durant

Durante l’incontro con il proprietario dei Brooklyn Nets Joe Tsai, Kevin Durant avrebbe reiterato la sua richiesta di trade e addirittura chiesto alla proprietà “di scegliere” tra lui e il tandem Sean Marks-Steve Nash.

A riportare il dietro scena è Shams Charania di The Athletic, il faccia a faccia tra Durant e Tsai era stato preannunciato la scorsa settimana. In apertura di free agency il primo luglio scorso, Kevin Durant aveva reso nota la sua volontà di lasciare Brooklyn e i Nets via trade.

Durant avrebbe dunque posto come condizione per ritirare la sua richiesta e i suoi propositi di addio, “il licenziamento” addirittura della coppia GM-head coach Marks e Nash. Secondo Charania, Kevin Durant “non avrebbe più fiducia” nella direzione che la squadra ha intrapreso, e il messaggio della superstar al suo owner sarebbe precisa: o loro, o me.

Steve Nash allena i Nets da due stagioni, e fu chiamato su volontà anche del duo Durant-Kyrie Irving per sostituire il dimissionario Kenny Atkinson, e il coach ad interim Jaque Vaughn che aveva portato a termine la stagione. Nash era allora al primo incarico da head coach nella NBA.

Sean Marks è invece l’uomo che da gm aveva costruito a Brooklyn le basi per portare delle star di prima grandezza come Durant, Irving e successivamente James Harden, ricostruendo dalle macerie della disastrosa trade del 2013 per Paul Pierce e Kevin Garnett, e scoprendo e valorizzando giocatori di talento come D’Angelo Russell, Spender Dinwiddie, Jarrett Allen, Joe Harris e Caris LeVert, e nel frattempo rimpinguando il patrimonio di scelte al draft impegnato per la fallimentare trade con i Celtics. Scelte che sono servite per portare ai Nets nel gennaio 2021 James Harden e tentare di costruire uno dei big three sulla carta più forti di sempre.

Sarebbero state invece solo 11 le partite giocate in oltre un anno assieme da Durant, Irving e Harden, a causa degli infortuni e della decisione di Kyrie Irving di non vaccinarsi contro il Covid all’inizio della stagione 2021\22, cosa che per via delle restrizioni sanitarie introdotte a New York gli avrebbe impedito di giocare le partite in casa a Brooklyn. James Harden sarebbe partito via trade alla deadline 2022, appena un anno dopo il suo arrivo e verso i Philadelphia 76ers, in cambio di Ben Simmons, Andre Drummond e Seth Curry.

La querelle tra Irving e i Nets si sarebbe protratta dopo il flop della stagione 2021\22 in sede di trattative per il rinnovo di contratto. L’ex Celtics e Cavs aveva chiesto un rinnovo al massimo salariale da 4 anni, con Sean Marks restio a concederlo vista la storia di inaffidabilità del numero 11, e i problemi disciplinari recenti. Dopo aver minacciato di lasciare la squadra da free agent già in quest’estate senza esercitare la sua player option da oltre 36 milioni di dollari per il 2022\23, Irving sarebbe tornato sui suoi passi e deciso di sfruttare l’opzione, rimandando la free agency di 12 mesi.

Kevin Durant è sotto contratto con i Brooklyn Nets per altre 4 stagioni e 194 milioni di dollari complessivi, e secondo Charania i Nets non avrebbero intenzione di rivedere al ribasso le loro richieste sul mercato per le squadre interessate a KD. Celtics, Raptors e Miami Heat “restano in corsa” per una trade, con la proposta di Boston che includerebbe Jaylen Brown vista come “la più fattibile” per via anche delle relazioni tra Durant e coach Ime Udoka, già assistente di Nash nel 2020\21 e con Team USA alle Olimpiadi di Tokyo.

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