Da Las Vegas dove è in ritiro pre Olimpiade con Team USA, Damian Lillard si apre con Chris Haynes di Yahoo Sports sulla sua situazione attuale con i Portland Trail Blazers.
“Per la prima volta tutta la squadra, non solo i giocatori ma a tutti i livelli, allenatori, staff, front office, siamo arrivati al punto in cui dobbiamo guardarci allo specchio e chiederci: perché abbiamo sempre fallito negli ultimi anni? Dobbiamo guardarci dentro e capire perché tutto quello che abbiamo fatto non ha mai funzionato e non ci stiamo dando la possibilità di competere al livello desiderato“.
Prosegue Lillard: “Col passare degli anni non ringiovanisco di certo, siamo stati eliminati al primo turno da un squadra, Denver, che era fortemente rimaneggiata e che avremmo dovuto battere. E mi sono sentito davvero deluso, ho sentito che quello che avevamo fatto non ha funzionato (…) abbiamo avuto tante stagioni positive ma non abbiamo mai vinto il titolo, per cui sono arrivato al punto in cui se decidi di fare come hai sempre fatto, il risultato alla fine sarà sempre lo stesso. Così come ho un alto standard di rendimento che mi impongo per me stesso (…) allo stesso modo devo mettermi nella posizione di dire quello che sento vada detto, anche se non piace alla gente. Per vincere dobbiamo fare meglio di così“.
Haynes aggiunge che dopo l’ultimo allenamento del venerdì con Team USA Damian Lillard rilascerà un commento sugli ultimi report di mercato usciti sul suo conto. Secondo Marc Stein (NY Times, ESPN), Lillard parlerà di quanto riportato in un articolo pubblicato su True Hoop, secondo cui “sarebbe davvero ora” per il numero 0 di Portland di lasciare la squadra. Nell’articolo si citano anche una volontà della proprietaria dei Trail Blazers, Jody Allen, di vendere la franchigia, e i dubbi e le polemiche seguite all’arrivo di Chauncey Billups quale nuovo coach, nonostante le tante voci contrarie dovute a un’accusa di violenza sessuale a carica di Billups, risalente al 1997 e accomodata in sede extragiudiziale nel 2000. Polemiche che hanno toccato anche Damian Lillard, che si era poi spiegato dichiarando di non essere a conoscenza delle vecchie accuse, che di Billups sarebbe stato uno degli “sponsor”.
Secondo Frank Isola di The Athletic, Damian Lillard si incontrerà a Las Vegas con il general manager dei Blazers Neil Olshey e con coach Chauncey Billups.
Damian Lillard ha richiesto una trade? “Voci non vere”
Al termine dell’allenamento del venerdì con Team USA, Damian Lillard ha ribadito di non aver fatto alcuna richiesta formale di trade ai Blazers, ma al tempo stesso di non sapere con esattezza “cosa intenderà fare in futuro, non ho certezze”.
Lillard ha poi definito “non vere” le voci che gli attribuivano una richiesta di trade. La star dei Blazers ha spiegato come a Portland ci siano elementi “molto positivi” al momento, ma “non abbastanza” per competere con le migliori squadre della Western Conference. “Mi aspetto di essere ancora in maglia Blazers nella prossima stagione (…) Sogno di giocare coi Blazers per tutta la mia carriera. Ma voglio vincere. Sogno di farlo coi Blazers, ma è il momento di fare le mosse giuste perché succeda“. Lillard ha quindi confermato l’incontro “a breve” a Las Vegas con Neil Olshey e coach Billups.
Blazers, Lillard resta per ora. Ma come rinforzare la squadra?
Damian Lillard non ha dunque, almeno per il momento, intenzione di abbandonare la nave Blazers, ma pretenderà maggiore coraggio e intraprendenza da parte della dirigenza per costruire attorno a lui una squadra da titolo NBA. Impresa più facile a dirsi che a farsi: la situazione salariale dei Trail Blazers è delicata, la squadra sarà a ridosso della luxury tax nel 2021\22 e per rinforzarla come chiede Lillard occorrerà aprire ulteriormente i cordoni della borsa. La prima prova sarà la probabile free agency di Norman Powell che dovrà decidere se esercitare o meno la sua player option, Portland non avrà inoltre una scelta al primo giro del draft NBA 2021, che è andata agli Houston Rockets in virtù della trade per Robert Covington dello scorso novembre.
Anche Zach Collins e Enes Kanter saranno free agent, e Anfernee Simons è eleggibile per un’estensione contrattuale. Sul mercato delle trade, i migliori asset di cui Portland dispone sono Jusuf Nurkic, Derrick Jones Jr e lo stesso Covington, all’ultimo anno di contratto nel 2021\22. L’unica novità per ora in casa Blazers è l’arrivo, importante come ammesso dallo stesso Lillard, di Chauncey Billups in panchina.
CJ McCollum è un giocatore che potrebbe avere molto mercato in caso di trade, sebbene sia da verificare se davvero per Portland sia possibile ottenere in cambio un giocatore sensibilmente migliore del prodotto di Lehigh. McCollum è stato indicato come un possibile obiettivo dei Philadelphia 76ers come contropartita per Ben Simmons, a sua volta sul piede di partenza.
In stagione, una difesa da 29esimo posto per defensive rating è stato il maggiore problema tecnico dei Portland Trail Blazers, oltre agli infortuni che hanno fermato tra gennaio e marzo sia McCollum che Nurkic.