Chicago Bulls, pare segnato il destino di coach Jim Boylen, che dopo il cambio radicale al vertice della squadra con l’arrivo di Arturas Karnisovas e Marc Eversley, ha di fatto un piede fuori dallo spogliatoio della squadra.
A compromettere la posizione di Boylen sarebbero stati per ultimi anche alcuni giocatori dei Bulls, che come riportato da Joe Cowley del Chicago Sun-Times non avrebbero ben parlato del loro capo allenatore ai nuovi dirigenti. Karnisovas e Eversley hanno in queste settimane parlato con la squadra per testarne l’umore, soprattutto riguardo a Boylen, ed il messaggio ricevuto sarebbe stato chiaro.
Il contratto dell’ex assistente allenatore di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs scadrà al termine della stagione 2019\20, tutt’oggi sospesa a tempo indeterminato. Jim Boylen aveva sostituito coach Fred Hoiberg nel novembre 2018, ed era stato scelto da John Paxson e Gar Forman per traghettare la squadra. La decisione sul futuro di Boylen non arriverà comunque prima della fine della stagione, o prima che la situazione non diventerà più chiara rispetto ad oggi.
Boylen avrebbe però uno sponsor di peso in squadra, ovvero il gruppo proprietario dei Bulls con a capo Jerry Reinsdorf. Anche John Paxson, dimessosi dalla carica di presidente ed oggi consulente, sosterrebbe la posizione del coach.
In due stagioni, Boylen non ha fatto meglio di un record di 39-84 con una squadra giovane e incompleta, fondata sul talento offensivo di Zach LaVine, Lauri Markkanen (in difficoltà in questa stagione) e Coby White, ma priva di una point guard di livello. Le velleità di playoffs di inizio stagione si sono spente presto, ed al momento della sospensione lo scorso 12 marzo, i Chicago Bulls occupavano l’undicesima posizione nella Eastern Conference, con un record di 22-43.
