Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti Pacers o Raptors, chi ha vinto la trade per Pascal Siakam?
trade Siakam

I Toronto Raptors si confermano i protagonisti di questa sessione di mercato con un’altra trade che questa volta spedisce Pascal Siakam agli Indiana Pacers. La contropartita della franchigia di Indianapolis è un pacchetto formato da Bruce Brown Jr, Jordan Nwora e tre future prime scelte al draft.

Le scelte sono una del 2024 di proprietà dei Pacers, un’altra del 2024 da verificare tra la più bassa di quelle che toccheranno a Thunder, Jazz, Rockets o Clippers e una del 2026 di proprietà dei Pacers  e protetta per le prime quattro posizioni. La trade ha fatto molto discutere e tutti stanno cercando la risposta alla stessa domanda: chi ha vinto la trade?

Raptors in rebuild?

Ciò che tanti hanno detto riguardo questa trade è che due role player e 3 future prime scelte per un 2 volte All-NBA e campione NBA è poco. Brown è uno dei migliori role player della Lega e lo ha dimostrato ai playoffs scorsi, dove ha dato un contributo fondamentale alla vittoria dei Nuggets. L’ormai ex Pacers non ha però alcun senso nel contesto Raptors, costituito principalmente da giovani promettenti. Brown ha 27 anni, quindi non è né un giovane, né un veterano, ma è piuttosto un giocatore che può interessare a contender in cerca di talento e versitalità nella metà campo offensiva. Per questi motivi è molto probabile che Brown verrà ulteriormente scambiato entro la trade deadline o al massimo in estate.

Nwora invece è un buona ala, che quest’anno ha faticato a trovare minuti nelle rotazioni di coach Carlisle e potrebbe trovare più spazio in Canada. Le tre scelte sono il tassello più discutibile per due motivi: il primo è che, nonostante siano tutte prime scelte, non parliamo di scelte altissime. I Pacers, con ogni probabilità, andranno ai playoffs, quindi difficilmente avranno una scelta altissima al draft della prossima estate. Lo stesso discorso vale anche per l’altra scelta del draft 2024, perché almeno una di quelle 4 squadre farà sicuramente i playoffs, quindi avrà una scelta non molto alta. La scelta del 2026 invece potrebbe essere la più interessante, ma se questa dovesse rientrare nelle prime 4 scelte, rimarrebbe a Indiana.

Il secondo motivo è che non c’è coerenza tra la trade di Anunoby e questa trade di Siakam. La scorsa trade, con cui i Raptors hanno acquisito RJ Barrett e Immanuel Quickley, ha fatto pensare che la dirigenza stesse pensando a un progetto di retooling, in cui la squadra avrebbe cercato di tornare competitiva senza passare per forza dal rebuilding, ma piuttosto acquistando giocatori abbastanza giovani e con il potenziale di esplodere. Per questo motivo sarebbe stato più sensato imbastire una trade dello stesso tipo anche per Siakam, e invece sono andati ad acquistare 3 scelte al draft, di cui una che arriverà tra 3 anni. 

La dirigenza Raptors potrebbe aver pensato di usare tali scelte per andare a pescare giocatori con cui creare un roster completo intorno a Barnes e i due ex Knicks. Un’altra possibilità è che queste scelte, come anche Brown, vengano utilizzate come pedine di scambio in un’ipotetica terza trade. 

Se Toronto ha vinto o perso questa e la scorsa trade lo scopriremo soltanto alla fine di questa sessione di mercato, perché è probabile che la franchigia canadese si muoverà ancora. Questa trade sembra più una transizione per arrivare a un terzo scambio e se la si vede in quest’ottica potrebbe trattarsi di un bella mossa. Bisogna anche considerare che Siakam aveva già palesato la sua volontà di lasciare Toronto e il suo valore di mercato era già sceso a causa del suo rendimento non sempre convincente di questa stagione. 

I Pacers sono già da titolo?

Indiana ha ufficialmente messo gli occhi sull’anello. Questo non vuol dire che saranno competitivi per il titolo già quest’anno, ma negli anni a venire sì. Vendere tre prime scelte è una dichiarazione d’intenti piuttosto forte e Siakam potrebbe essere il giocatore perfetto per questo contesto.

I Pacers sono la squadra con il pace più alto della NBA, amano correre, tirare da 3 punti e muoversi tanto senza palla; il motore dell’attacco è Tyrese Haliburton, mentre il roster è costituito da tantissimi tiratori e grandi atleti. Nonostante il numero 0 sia la stella assoluta, la squadra non dipende esclusivamente da lui, ma tutti partecipano alla manovra e si muovono come delle schegge impazzite. Per sostenere questo ritmo in attacco la difesa non è neanche contemplata dalla squadra di coach Carlisle, che non ci prova neanche a fermare gli avversari. La storia ci dice che questo tipo di basket non premia ai playoffs, quindi serviva qualcuno che portasse un po’ più di equilibrio e chi meglio di Pascal Siakam?

Spicy P è innanzitutto un difensore estremamente versatile, dotato di una grande mobilità ma anche di una stazza che gli permette di impensierire i lunghi avversari. In attacco può inserirsi nel sistema senza sconvolgerlo, ma ampliando il ventaglio di possibilità offensive della squadra. Nei momenti in cui il tiro non entra e l’attacco non gira, Siakam può creare punti in maniera autonoma. Il camerunense è uno di quei giocatori capaci di creare in ogni situazione, sia fronte che spalle a canestro, e, in particolare ai playoffs, questa dote è fondamentale. Inoltre può formare un ottimo duo con Haliburton e con la sua abilità di giocare anche lontano dalla palla, migliora ulteriormente il flow offensivo dei Pacers. L’unico suo difetto è che non è un cecchino da 3 punti (31.7% in stagione), ma comunque non è un giocatore che puoi battezzare, quindi non compromette le spaziature perfette della squadra.

Staremo a vedere quale quintetto preferirà Rick Carlisle, se con Toppin ala grande e Siakam ala piccola o Mathurin ala piccola e Siakam ala grande. Nel primo caso vedremmo un frontcourt lungo ma anche atletico, quindi difficilissimo da superare per gli attacchi, mentre con Mathurin in campo col big-two ci sarebbero più opzioni offensive. In ogni caso Indiana sta diventando sempre più una contender e probabilmente nei prossimi anni la vedremo lottare per i primi posti a Est.

Per quest’anno, salvo imprevisti, Bucks e Celtics sono un gradino sopra le altre. In un’eventuale serie playoffs i Pacers potrebbero sorprendere in massimo due partite, ma poi il talento e soprattutto l’esperienza avrebbero la meglio. Questa non è stata una win-now trade, quindi i frutti di tale scelta li vedremo negli anni a venire, ma la dirigenza dovrà muoversi sul mercato in maniera intelligente. La Western Conference sta diventando molto competitiva e ogni squadra sta salendo di livello e in generale la distribuzione del talento in NBA è molto equilibrata, quindi si vedrà una bella lotta nelle prossime stagioni.

 

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Pacers o Raptors, chi ha vinto la trade per Pascal Siakam? – IL PORTALE DELLO SPORTIVO 19 Gennaio 2024 - 10:05

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