Dopo un mondiale di alto livello disputato con la sua Australia, per Andrew Bogut la carriera da giocatore NBA potrebbe non essere terminata, dopo tutto.
Il lungo australiano aveva nei mesi scorsi escluso che alla sua ultima esperienza NBA con i Golden state Warriors potessero seguirne altre, la sciando trasparire anche propositi di ritiro. Oggi Bogut non sarebbe più dello stesso avviso, e punterebbe ad una “formula” come quella utilizzata lo scorso anno.
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— Sydney Kings (@SydneyKings) October 1, 2019
L’ex prima scelta assoluta dei Milwaukee Bucks iniziò la sua stagione nei Sidney Kings in Australia, scelta dovuta anche a motivi familiari (Bogut aveva scelto di rimanere a fianco della moglie in attesa del loro secondo figlio), per poi trasferirsi ai Golden State Warriors in primavera, dopo aver vinto il premio di MVP della lega australiana.
Andrew Bogut: “Voglio le Olimpiadi, poi deciderò se continuare”
Bogut inizierà la sua stagione 2019\20 ancora a Sidney. “Ma se in primavera si ripresenterà l’occasione giusta per tornare nella NBA, ci penserò. Non escludo nulla, ma dovrà essere la situazione più giusta, una squadra da titolo dove possa trovare il mio spazio – come lo scorso anno a Golden State“.
Andrew Bogut ha disputato lo scorso anno la sua terza finale NBA con gli Warriors, con cui vinse un titolo nel 2015. Dopo aver giocato con Dallas Mavericks e Los Angeles Lakers (un infortunio pose fine dopo una sola partita alla sua esperienza ai Cleveland Cavaliers di LeBron James nel 2017), l’ex Bucks aveva deciso di tornare in Australia.
Il 34enne Bogut vede le Olimpiadi di Tokyo come l’ultimo grande obiettivo della sua carriera: “Quello rimane l’obiettivo, per questo tornerò ai Kings. La mia famiglia e le Olimpiadi sono le mie due priorità oggi, e dopo i Giochi ne parlerò con la mia famiglia, decideremo cosa fare“.