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Magic-Hornets: vola Orlando, sei giocatori in doppia cifra

di Gianmarco Galli Angeli
Magic

Continuano a stupire gli Orlando Magic di coach Scott Skiles. Nella notte, la franchigia della Florida ha superato 113-98 gli Charlotte Hornets all’Amway Center, portando a quota due la striscia di vittorie consecutive e raggiungendo la settima posizione in classifica nella Eastern Conference. Seconda battuta d’arresto in altrettante partite per la squadra proveniente dal North Carolina che, dopo un avvio di stagione impressionante, adesso sembra stia ritornando sui livelli della passata stagione.

Sette giocatori in doppia cifra, Magic(i) – Harris, Vucevic, Oladipo, Payton, Frye, Fournier e Smith. No, non stiamo nominando l’intero roster dei Magic ma “solamente” scrivendo i cognomi dei giocatori andati in doppia cifra nella sfida contro gli Hornets. A colpire sono sicuramente i 17 punti di Channing Frye che non ha mai tirato da dentro l’area ma ha pescato dal cilindro un sublime 5/7 da dietro l’arco. Un’ottima prestazione corale, sottolineata anche dalle 5 realizzazioni su 6 tentativi di Jason Smith in campo solamente 18 minuti ed autore anche di due ottime stoppate. Il quintetto iniziale ha letteralmente sottomesso la franchigia di Charlotte, tant’è che tutti e cinque i titolari hanno concluso con un +/- superiore al +10, con un picco massimo di + 23 per Frye, MVP della serata.

Incubo Batum, stupisce Zeller – Quando i 4/5 del tuo quintetto titolare chiudono sotto il 50% dal campo sicuramente qualcosa non è andato per il verso giusto, anzi escludendo PJ Hairston abbiamo addirittura 3 giocatori con meno del 33% sul parquet. Serata da incubo per gli Hornets. Brilla chi non ti aspetti, Cody Zeller. 11 punti, nessun errore, 2 rimbalzi, altrettanti assist e 3 palle recuperate reciterà alla fine il tabellino ma insieme al centro della franchigia di Charlotte sono in pochissimi ad avere una serata dignitosa e siedono tutti in panchina. Jeremy Lamb ne mette 16, con 5 palle prese dopo il rimbalzo, 4 assitenze e lo stesso numero di palloni sottratti agli avversari. Risulta inutile anche il 3/3 da oltre la linea dei 3 punti di McDaniels, gli Horents escono sconfitti, quanto manca Al Jefferson

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