Che cosa sia successo ai Denver Nuggets battuti 3 volte su 4 nella serie, e che hanno buttato al vento 20 punti di vantaggio in gara 7 contro i Minnesota Timberwolves, lo spiegherà l’antipaticissimo Michael Malone una volta sbollita la delusione.
Resta l’impresa dei Twolves, che hanno sbancato la Ball Arena per 98-90 e si sono qualificati alle finali della Western Conference per la prima volta dal 2004, dopo una serie in cui avevano condotto per 2-0, per poi trovarsi sotto per 2-3 dopo gara 5 e con le spalle al muro.
Sul 58-38 Denver a metà terzo quarto di gara 7, Minnesota ha semplicemente cambiato passo e lasciato i Nuggets sul posto, come farebbe un grande ciclista che impone il proprio ritmo. 28-14 il parziale nel terzo periodo per i Timberwolves che hanno compiuto la rimonta più larga in una gara 7 dei playoffs NBA degli ultimi 25 anni.
Minnesota ci è riuscita con la difesa, strettasi attorno a Nikola Jokic e Jamal Murray che nonostante i 34 e 35 punti finali rispettivamente, non hanno più trovato un tiro semplice nel secondo tempo. Denver ha segnato appena 37 punti nella seconda metà di partita, nessun altro giocatore ha toccato la doppia cifra, Michael Porter Jr ha chiuso con 3 su 12 dal campo e Aaron Gordon, MVP “ombra” di almeno un paio di gara in questa serie, non si è visto in attacco. E neppure in difesa, dove Karl-Anthony Towns ha saputo approfittare della differenza di chili e centimetri su di lui come non mai.
“Una partita che ha dimostrato ancora chi siamo. Se difendiamo così siamo davvero difficili da battere” ha ribadito Anthony Edwards dopo la partita, per lui 6 su 24 al tiro per 16 punti con 8 rimbalzi e 7 assist “Ma è stata dura, non ho mai trovato il mio ritmo oggi e mi sono affidato ai miei compagni e pensare alla prossima giocata, a fare la cosa giusta. I tiri pesanti stavolta li hanno segnati gli altri“.
Ovvero Towns (23 punti con 12 rimbalzi), un Mike Conley da 3 su 5 da tre e Jaden McDaniels che di punti ne ha segnati 23 con 6 rimbalzi, e Naz Reid dalla panchina. Minnesota ha siglato un parziale di 32-9 per tornare in partita. “E’ una bellissima sensazione, battere una squadra così, una super squadra e che ha il miglior giocatore del mondo“, ha detto Rudy Gobert, la cui gara 7 è stata anche una risposta nei fatti a chi metteva in dubbio, bontà sua, le sue qualità difensive. Nel secondo tempo fatale, i Nuggets hanno tirato col 36% dal campo e perso a rimbalzo per 29-15. Senza seconde chance e con pochi tiri non contestati a disposizione, per Denver si è fatto buio pesto in attacco.
“Non so se questi ragazzi si rendono conto di cosa hanno fatto” così il veterano Mike Conley che ha vinto la prima gara 7 della sua carriera dopo quattro tentativi a vuoto “Realizzare qualcosa del genere e giocare una finale di conference è una grande opportunità. Che non va data per scontata. Ora festeggiamo ma sappiamo che abbiamo un’altra squadra che si metterà tra noi e il nostro obiettivo, e dovremo essere pronti“.
I Minnesota Timberwolves giocgheranno ora contro i Dallas Mavs che hanno battuto in 6 partite gli Oklahoma City Thunder, una serie in cui avranno ancora il vantaggio del fattore campo. In palio c’è la prima finale NBA nella storia della franchigia.