Con l’inizio, abbastanza “frizzante”, di questa free agency, diamo un occhio ad ogni franchigia, cercando di capire quali sono gli obiettivi a breve e a lungo termine, dove migliorare e che strada si sta percorrendo.

Quinto episodio: è il turno dei Boston Celtics.  I tifosi verdi possono essere fiduciosi per il futuro. La squadra è ricca di giovani (a partire da Coach Stevens) che potranno dire sicuramente la loro nei prossimi anni, ma l’anno prossimo? A cosa può puntare la franchigia nella stagione 2016-17?

La stagione 2015-16:

La passata stagione dei Celtics ha visto la squadra classificarsi seconda nella Atlantic Division della Eastern Conference con un record di 48-34. Al primo turno dei playoff però, la squadra è stata eliminata da Atlanta in una serie conclusa in sei gare. Il “New Deal” della squadra non è sicuramente un piano a breve termine, ciononostante, la squadra ha mostrato un ottimo basket, condito da idee che possono rivoluzionare questa pallacanestro sempre più incentrata sullo small ball.

Da dove ripartire:

La certezza: Isaiah Thomas

Isaiah Thomas rimane l’uomo franchigia anche per l’anno prossimo, anche se la carta d’identità segna 27, indice negativo, in una squadra quasi interamente under 25. Il play ex-kings è però il più preparato a guidare la squadra ed è sicuramente un punto fermo, un mentore per i più giovani. Si riparte però anche da Al Horford nuovo green al TD Garden. Il nuovo centro è sicuramente un rinforzo importante ma non l’unico secondo Ainge, che ha
promesso ai tifosi di trovare il modo di non far rimpiangere l’ex promesso sposo Durant. Dal draft è arrivato Jaylen Brown che, a dirla tutta, ha fatto un po’ storcere il naso ai tifosi. Aspettiamo a parlare, diamoli tempo (vero Knicks?). Con le altre scelte sono arrivati: Guerschon Yabusele, Ante Žižić, Deyonta Davis, Rade Zagorac, Ben Bentil, Abdel Nader che andranno a completare il reparto lunghi.

Come agire:

Futuro green per il numero 0?

Una guardia in grado di fare concorrenza a Bradley non sarebbe male, considerando che la dirigenza crede molto in Brown e non sembra avere intenzione di agire nel ruolo di ala piccola, e ricordiamo, inoltre, che voci recenti vorrebbero un interessamento per Russell Westbrook. Il reparto lunghi è composto quasi interamente da rookie, con Zeller e Sullinger pronti a dire addio. Vediamo come il veterano Horford sarà in grado di facilitare l’ingresso di questi giovani nel mondo NBA. Quello che è certo è che nei prossimi anni Boston dirà la sua.

Obiettivi per la prossima stagione:

Nonostante il netto passo avanti fatto dalle squadre di east, i Celtics devono ancora puntare ai playoff: il tanking è inutile, dato che dispongono ancora di ottime scelte l’anno prossimo. È chiaro che i molti rookie potrebbero incontrare difficoltà con l’impatto nel mondo dei grandi, a questo si aggiunge che bisogna vedere come si troverà Horford lontano da Atlanta. I tifosi di Boston possono fidarsi del “New Deal” ed essere speranzosi per il ritorno ai fasti che merita la squadra.

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