I Los Angeles Lakers si prendono Los Angeles battendo i cugini dei Clippers per 106-103. In una partita dettata dall’equilibrio, gli uomini di coach Darvin Ham, la spuntano grazie ad uno straordinario LeBron James che chiude con 25 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, sfiorando una grande tripla doppia.
Ad accompagnarlo c’è un Anthony Davis in formato MVP: 22 punti e 10 rimbalzi per l’ex New Orleans Pelicans. Nell’ora più buia, i gialloviola ritrovano la luce conquistando la città.
Il primo a prendere parola non poteva che essere James che ha detto: “Cerchiamo di sfruttare questo risultato per cercare di migliorare il nostro gioco. Ma ciò non toglie che abbiamo giocato come nelle ultime 11 o 12 partite. Stasera è stato un buon inizio. Speriamo di poter ripartire da qui e continuare a costruire”.
Che sia realmente un punto di ripartenza? Il record, dopo la vittoria dell’In-Season Tournament è di 3-10. I Lakers si sono rilassati troppo, subendo sconfitte che possono risultare fatali a fine stagione. Nel derby cittadino la differenza l’hanno fatta le rotazioni lunghe, ampiamente criticate a Ham ma delle quali, hanno beneficiato diverse seconde linee. Christian Wood su tutti (9 punti e 10 rimbalzi).
A dare credito a ciò, ci sono le parole di Anthony Davis che spiega: “Tutti questi ragazzi ci hanno aiutato a vincere, hanno fatto dei tiri importanti, delle giocate decisive, ed è quello di cui abbiamo bisogno. Ci vogliono anche loro per vincere i campionati e le partite. E questi ragazzi hanno giocato in modo fenomenale stasera. E quando questi ragazzi giocano bene, il lavoro mio e di LeBron è molto più facile”.
Di tutto ciò il primo ad essere soddisfatto è coach Darvin Ham che dice: “Tutti hanno contribuito, hanno giocato ad un livello molto alto. E sono orgoglioso di loro. Ora si tratta di capire come dobbiamo affrontare ogni partita e come dobbiamo fare tutti insieme come squadra”.
Che si possa aprire un’altra stagione per i Los Angeles Lakers? Certo, mancano ancora molte partite e la situazione di classifica è recuperabile (record di 18-19, decimo posto della Western Conference). Ciò che conta è non perdere troppe partite e giocare insieme per un unico obiettivo. Esattamente com’è andata lo scorso anno.