I New York Knicks conquistano gara 4 al Madison Square Garden col risultato di 93-102 e vanno sul 3-1 contro i Cleveland Cavs. I ragazzi di coach Thibodeau restano solidi in difesa e si fanno trascinare dal solito Jalen Brunson e da una super prova di RJ Barrett.
La terza scelta al draft del 2019 aveva già convinto in gara 3, dove aveva messo a tabellino 19 punti con 8 su 12 al tiro, 8 rimbalzi e 3 assist. Conoscendo il giocatore e i suoi problemi di continuità non tutti si aspettavano di vederlo ancora così impattante anche in gara 4, ma così è stato: 26 punti col 50% dal campo (0 su 6 da 3), 2 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata, 0 palle perse e solo 2 falli in 38 minuti di gioco.
Oltre alle statistiche, ciò che ha particolarmente convinto è stata l’aggressività con cui ha affrontato la partita. Barrett non si è accontentato di prendere il primo tiro concesso dalla difesa dei Cavs, ma spesso e volentieri ha attaccato nel pitturato, andando a sfidare i lunghi tentacoli di Mobley e Allen, costringendoli così a spendere numerosi falli (6 per Mobley). Il numero 9 dei Knicks è salito di livello nel quarto periodo segnando ben 9 punti.
“Super aggressivo, in penetrazione, guadagnandosi tiri liberi. Abbiamo sfruttato i raddoppi e li abbiamo costretti a fare dei lunghi closeout e penso che li abbia letti bene.” queste le parole di coach Thibodeau.
“Ogni volta che ci hanno tirato un pugno, glielo abbiamo restituito. Hanno raddoppiato tante volte su Jalen (Brunson) quindi io potevo prendere palla e giocare.” queste invece le parole di Barrett. Il 22enne sarà fondamentale per i Knicks per provare a fare il salto di qualità. Gli è sempre stato riconosciuto il potenziale per diventare un All-Star, ma per ora non ha mai convinto. In carriera ha sempre alternato partite pessime a partite buone, a volte anche ottime, ma non ha mai trovato la continuità di prestazioni che gli farebbe spiccare il volo. Servirà la bella versione di Barrett per chiudere la serie contro i Cavs e affrontare poi al secondo turno gli Heat o i Bucks.
Jalen Brunson si è dimostrato ancora una volta il leader di questa squadra. 29 punti, 11 su 22 dal campo, 5 su 9 da tre, 6 rimbalzi, 6 assist e 4 palle perse per l’ex Mavs. Ha continuato ad attaccare incessantemente Garland o chi per lui in 1vs1 e nel secondo tempo ha costretto la difesa a raddoppiarlo ad ogni tocco di palla, generando così grandi spazi per i compagni. 19 punti anche per Josh Hart, partito titolare e autore di un primo tempo sensazionale. L’ex Lakers continua a fare la differenza sui due lati del campo. Era lui il deputato a difendere su Donovan Mitchell e lo ha costretto a una prestazione da 11 punti con 5 su 18 dal campo e 6 palle perse; in attacco fa il panico con le sue scorribande e il suo perpetuo movimento lontano dalla palla che gli hanno permesso di chiudere il primo tempo in doppia cifra.
Bene anche Mitchell Robinson con 12 punti, 11 rimbalzi e 2 stoppate, mentre continua a deludere Julius Randle. Per lui 7 punti con 3 su 10 al tiro e 0 su 4 da tre. Troppo poco aggressivo, ha attaccato pochissime volte il ferro e non è mai entrato in partita, continuando a prendere e sbagliare tiri complicati dalla media o lunga distanza. Addirittura non è stato in campo nel finale di partita. L’ex Lakers è stato l’unica nota deludente per Thibodeau, insieme a Quickley, che in 19 minuti ha segnato 0 punti.
Continuano a fare fatica i Cleveland Cavaliers. Troppe palle perse nel primo tempo e un attacco lento che si affida troppo spesso alle giocate di Mitchell e Garland. Dopo una gara 1 da 38 punti l’ex Jazz sta continuando a litigare con il ferro e soprattutto perde troppi palloni. Garland invece è stato un fantasma per tutto il primo tempo, per poi accendersi nel terzo quarto. Ha chiuso con 23 punti e 10 assist, che non raccontano però l’enorme fatica difensiva fatta contro Brunson. Il problema delle due guardie dei Cavs non è che si cercano poco in campo o che si alternano i possessi; il problema è che non c’è ancora stata una partita in cui entrambi hanno brillato, in cui entrambi hanno messo in difficoltà la difesa. Se uno gioca bene, l’altro gioca male. Questo trend deve interrompersi se Cleveland vuole provare a superare il primo turno.
Un altro problema sono stati i rimbalzi: 17 rimbalzi offensivi per i Knicks contro i 7 dei Cavs. Il miglior rimbalzista è stato LeVert con 9, ma se Jarrett Allen e Evan Mobley ne raccolgono rispettivamente solo 4 e 7 per Cleveland diventa veramente dura. Le due torri sono state assediate dalle tantissime penetrazioni degli uomini di coach Thibodeau e spesso sono state costrette a ruotare sui piccoli avversari, lasciati liberi dopo i raddoppi su Brunson. Questo li ha messi in difficoltà e Mobley ha chiuso la partita in anticipo a causa dei 6 falli.
Gara 5 si disputerà il 27 aprile alle ore 01:00 italiane e si tornerà in Ohio.