La NBA ha appena reso nota la lista completa dei migliori 75 giocatori della storia della lega e non sono mancati alcuni esclusi d’onore. Uno di questi è Klay Thompson, il quale, dentro di se, pensava di meritare di far parte di quella lista. “Forse sono solo io un ingenuo per quanto riguarda la mia abilità di giocare a basket, ma nella mia testa sono uno dei migliori 75 di tutti i tempi,” ha scritto il giocatore dei Golden State Warriors in un post su Instagram.
Non molti sarebbero stati in disaccordo se avessero visto il suo nome nella lista. Il 5 volte All-Star è stato uno dei giocatori fondamentali nella creazione della dinastia Warriors nel corso degli ultimi 7 anni. Nelle sue otto stagioni all’interno della lega il figlio di Mychal Thompson sta viaggiando a 19.5 punti e 3.5 rimbalzi di media a partita, tirando con il 45.9% dal campo e il 41.9% da tre. Non è quindi difficile capire il perché della sua rabbia. Ma il nome dell’ex giocatore di Washington State non è l’unico nome illustre che manca in quella lista. Tracy McGrady, Vince Carter, Tony Parker, Pau Gasol e Dwight Howard sono solo alcuni dei giocatori che avrebbero benissimo potuto aver fatto parte dei migliori 75.
Anche l’allenatore dei Warriors Steve Kerr, come tanti, si è chiesto come sia possibile decidere quali siano i 75 migliori giocatori ad aver messo piede in NBA. “Come si distinguono? Ci sono 50-60 giocatori che sono automatici, poi… ne scegli uno. Penso che i migliori 75 siano scelti in base a quanto abbiano vinto e la loro capacità di essere efficaci in entrambe le metà campo. Insomma tutto ciò che conta più dei numeri.”
