Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti Klay, Green e il mercato: cosa faranno gli Warriors in off-season?

Klay, Green e il mercato: cosa faranno gli Warriors in off-season?

di Michele Gibin
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Guardandola da un’altra angolazione, i Golden State Warriors quest’anno hanno vinto 46 partite, 3 in meno dei Milwaukee Bucks, 4 in meno dei Dallas Mavs. Stephen Curry è calato dopo la pausa per l’All-Star Game (23 punti di media col 37.9% da tre e il 42% dal campo) ma è sempre Curry, Kuminga, Podziemski e Jackson-Davis sono giocatori solidi.

Gary Payton II, Kevon Looney e Moses Moody hanno contratti facilmente cedibili via trade, dalla off-season 2024 Golden State potrà cedere le prime scelte al draft 2028 e 2030 e offrire gli ormai frequenti “pick swap” sui prossimi draft. Per arrivare a un grande nome via trade (quale, resta da vedere) sarà indispensabile inserire Kuminga in ogni trattativa e non è chiaro quanto questo sia possibile. Se decidesse Kerr, probabilmente anche domani, ma Dunleavy non cederà anche per una questione di “lotta di potere”, così facilmente.

Golden State può guardare a ciò che succederà ai Milwaukee Bucks nelle prossime settimane, ma il treno per Giannis Antetokounmpo sembra decisamente passato. Karl-Anthony Towns non appassiona, Dejounte Murray di più ma non si capisce bene perché, vista la stagione modestissima dei suoi Atlanta Hawks. LeBron James può uscire dal contratto a fine stagione, Golden State avrebbe provato a sondare a febbraio la sua disponibilità a giocare a San Francisco ma senza grandi feedback, a quanto sembra. Il contratto di Wiggins è un albatross inamovibile, che nessuna scelta futura al draft può rendere commestibile.

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