IL TIRO DA 3 POTREBBE LIMITARE LA CRESCITA DI JUSTISE WINSLOW
Justise Winslow ha tutto ciò che vorresti in un giocatore: versatilità offensiva e difensiva, ball handling, playmaking, leadership, capacità di andare a rimbalzo e non difetta nemmeno del cosiddetto “grit”. Gli manca però una cosa molto importante: il tiro.
Nella sua stagione da rookie, in cui doveva essere solamente “l’energy guy” dalla panchina, questa mancanza poteva essere accettabile. Ora è uno dei giocatori più importanti della squadra, come ci può dire il suo usage rate: è infatti il quarto più alto del roster di Miami.
Per ora nella sua carriera Winslow ha tirato con il 26.4% da 3 e con un preoccupante 33% dal midrange, per nba.com. E il suo tiro, se è possibile, sembra ancora peggiore se lo si guarda rispetto a quei dati.
Ci sono due problemi principali nel tiro di Winslow (vedi video precedente) che erano comuni anche per Leonard. Il primo è che alza la palla sopra la testa ancora prima di sistemare i piedi, uccidendo così il momentum; il secondo è che quando tira porta la palla verso il lato destro del corpo. Il suo gomito fa quindi un movimento innaturale verso l’esterno, che può portargli problemi anche a livello di infortuni.
Queste due componenti, unite alla sua mancanza di fiducia, contribuiscono a non permettergli di dare il giro giusto giro alla palla.
Winslow ha le carte in regola per diventare un buon tiratore, dato che ha un buon footwork e mani morbide.
Se in futuro migliorerà il suo jumper potrebbe diventare ciò che è per Golden State Green: una “superstar glue guy” che può giocare in qualsiasi ruolo per gli Heat. Può essere la pietra miliare del post Wade: deve solo iniziare a far muovere le retine con più costanza.