Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsHouston Rockets James Harden sale ancora di livello: eguagliati Chamberlain, MJ e Iverson

James Harden sale ancora di livello: eguagliati Chamberlain, MJ e Iverson

di Dennis Izzo
nba trade deadline 2021

Ennesima stagione storica per James Harden, che venerdì ha chiuso la regular season con statistiche da 34.3 punti, 6.6 rimbalzi, 7.5 assist, 1.8 palle recuperate e quasi una stoppata (0.9) col 44.4% dal campo, il 35.5% da dietro l’arco e l’86.5% dalla lunetta in 68 presenze. Il Barba si è così aggiudicato il titolo di miglior scorer stagionale per la terza volta consecutiva, eguagliando George Gervin (1977-1978, 1978-1979, 1979-1980), Michael Jordan (dal 1986-1987 al 1992-1993 e dal 1995-1996 al 1997-1998) e Kevin Durant (2009-2010, 2010-2011, 2011-2012).

Oltre a ciò, il fuoriclasse dei Rockets ha chiuso l’annata 2019\20 in vetta alla classifica dei giocatori con più palle rubate, risultando il terzo giocatore, dopo il già citato Michael Jordan e Allen Iverson, a guidare la lega per punti (2335) e recuperi totali (125), e a far registrare almeno 34 punti di media per più di una stagione (prima di lui, infatti, vi riuscirono Wilt Chamberlain e Michael Jordan).

Stagione particolare per James Harden, che fino a inizio gennaio sembrava destinato a chiudere la stagione con 40 punti di media, grazie a medie di 38.4 punti, 6 rimbalzi, 7.6 assist e 1.8 palle recuperate col 46.3% al tiro e il 39% dalla lunga distanza. Dopo un complicato mese di gennaio e complice anche l’esplosione di Russell Westbrook (31.7 punti, 8.1 rimbalzi, 6.8 assist e 1.9 recuperi col 53% dal campo tra gennaio e marzo), il Barba ha visto leggermente calare le proprie cifre, pur continuando a riscrivere record storici nella metà campo offensiva e a mostrare i suoi enormi progressi in quella difensiva.

James Harden statistiche da record, non solo in attacco: ora testa al vero obiettivo

Harden chiude la stagione con cinque partite da 50 o più punti (59 contro gli Washington Wizards, 60 contro gli Atlanta Hawks, 50 contro i San Antonio Spurs, 55 contro i Cleveland Cavaliers e 54 contro gli Orlando Magic) e portandosi a quota 23 nella classifica All-Time, alle spalle dei soli Kobe Bryant (25), Michael Jordan (31) e dell’irraggiungibile Wilt Chamberlain (118).

Sono ventuno, invece, le partite da almeno 40 punti che portano la firma della guardia californiana, tra cui particolarmente rilevanti quella da 47 punti per stendere i Clippers a novembre, la tripla doppia da 44 punti, 11 rimbalzi e altrettanti assist con i Sixers a gennaio e le due più recenti nella bolla di Orlando: 49 punti coi Mavericks, 45 punti, 17 rimbalzi e 9 assist con i Pacers.

L’attenzione dei Rockets – quarti a Ovest (44-28) – e dello stesso James Harden è ora tutta rivolta ai playoffs, in una stagione particolarmente diversa dalle altre: non solo perché la pandemia da coronavirus ha costretto Adam Silver a far ripartire tutti da Orlando, annullando dunque il fattore campo, ma anche e soprattutto perché quest’anno manca una vera e propria favorita nella corsa all’anello, a causa degli infortuni (Curry e Thompson) e delle partenze (Durant e Iguodala) che hanno stravolto i Golden State Warriors, finalisti delle ultime cinque edizioni dei playoffs e campioni in ben tre occasioni.

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