40 Anni e non sentirli…
21 Marzo 2016 – Se il 23 di marzo dovesse scendere in campo contro Miami, Andre Miller diventerà il 23esimo giocatore più vecchio della storia in NBA(quando avrà 40 anni e 4 giorni). WOW! Sembrano essere passate appena un paio di stagioni da quando lessi sullo speciale NBA di Sportweek una frase tipo “approda ai Clippers Andre Miller, play con l’assist nel sanque”. Era il 2002, non proprio ieri. Sigh!
Partendo da questo spunto ho creato il mio quintetto personale dei giocatori ultra 40enni:
CENTRO: Kareem Abdul-Jabbar:
Top Scorer all time, titolare del tiro più immarcabile (e, secondo me, più bello) della storia. Da buon tifoso Celtic avrei dovuto preferirgli The Chief, Robert Parish (1611 partite, primo in NBA , e ritirato a quasi 44 anni) o almeno Mutombo (in campo a 2 mesi dal compleanno numero 43) ma Kareem è Kareem.
Il fu Lew Alcindor, ha giocato con Bucks e Lakers vincendo 6 titoli di MVP, 5 anelli (2 MVP delle Finals) e partecipando a 18 All Star Game, Primo per punti, canestri segnati e tentati e minuti giocati. Al college ha pure vinto 3 titoli Ncaa con UCLA.
I NUMERI IN CARRIERA (tra parentesi medie ed eventuale posizione all-time, stoppate e recuperi sono conteggiati dal 73-74, quinta stagione di Kareem)
1560 partite (secondo dopo Parish), 38387 punti (1° – 24,6), 17440 rimbalzi (4°- 11,2) , 5660 assist (3,6) , 1160 recuperi (0,9) e 3189 stoppate (3° – 2,6).
Dopo i quaranta:
156 partite (tutte da titolare) 26,1 minuti, 12,4 punti 5,3 rimbalzi 2,1 assist, 0,6 recuperi e 1,15 stoppate col 51% dal campo e il 75,3% ai liberi.
ALA GRANDE: Karl Malone (The Mailman)
Il principale rivale al titolo di MJ durante i suoi anni migliori, uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi nel suo ruolo ed in assoluto. Ha giocato tutta la carriera con gli Utah Jazz (tranne l’ultimo anno ai Lakers) formando con Stockton la coppia play-lungo più affiatata di sempre.
Il “Postino” ha vinto 2 titoli di MVP, 2 ori olimpici col Dream Team, è stato convocato 12 volte per l’all star game è primo per tiri liberi realizzati e tentati ed è secondo per minuti giocati e punti segnati
I NUMERI IN CARRIERA
1476 partite (4°), 36928 punti (2° – 25), 14968 rimbalzi (8°- 10,1) , 5248 assist (3,6) , 2085 recuperi (11° – 1,4) e 1145 stoppate (0,8).
Dopo i quaranta:
42 partite (tutte da titolare) 32,7 minuti, 13,2 punti 8,7 rimbalzi 3,9 assist, 1,2 recuperi e 0,5 stoppate col 48,3 % dal campo e il 74,7% ai liberi.
Ala piccola : Grant Hill
Il commentatore TNT è stato un serio candidato alla successione al trono di MJ: atletismo, tempismo, visione di gioco, senso dello spettacolo, energia, intensità….ma le caviglie erano quelle di Van Basten. Destinato al prematuro ritiro, il prodotto di Duke, grazie ad una volontà di ferro, ha giocato fino al 2013, a 40 anni suonati.
L’ex Blue Devil, rookie nel ’95 è stato convocato per 6 all star game e ha vinto l’oro olimpico nel ’96
I NUMERI IN CARRIERA
1026 partite, 17137 punti (16,7), 6169 rimbalzi (6,0) , 4252 assist (4,1) , 1248 recuperi (1,2) e 576 stoppate (0,6).
Dopo i quaranta:
29 partite (tutte dalla panchina) 15,1 minuti, 3,2 punti 1,7 rimbalzi 0,9 assist, 0,4 recuperi e 0,2 stoppate col 38,8 % dal campo (appena il 27,3 da 3) e il 58,3% ai liberi.
Guardia : Michael Jordan (His Airness)
Giocatore più forte di sempre, ha rivoluzionato e perfezionato il gioco, portandolo a livelli impensabili. Ha vinto tutto, dimostrando che a 40 anni, con qualche chilo in più, poteva ancora fare la differenza.
Il 23 ha vinto 5 mvp della regular season, 6 anelli (6 mvp) , il premio di rookie dell’anno, 2 ori olimpici , un titolo di miglior difensore 1 titolo ncaa, ha giocato 14 allstar game e detiene, tra gli altri, il record per punti per partita.
I NUMERI IN CARRIERA
1072 partite, 32292 punti (3° – 30,1), 6672 rimbalzi (6,2) , 5633 assist (5,2) , 2514 recuperi (3° – 2,35) e 893 stoppate (0,8).
Dopo i quaranta:
30 partite (tutte da titolare, con Washington) 39,9 minuti, 22,4 punti 7,2 rimbalzi 3,4 assist, 1,3 recuperi e 0,5 stoppate col 46,2 % dal campo e l’83,9% ai liberi.
Playmaker : John Stockton
Fisico da ragioniere, chiunque penserebbe ad una candid camera a vederlo in campo vestito con la divisa degli Utah Jazz. Giocatore di un’intelligenza infinita, usava mezzi non proprio ortodossi per farsi rispettare in campo e per ovviare alla differenza fisica con gli avversari.
Unico giocatore a non accettare il cambio di “taglio” alle divise NBA (giocherà sempre con i calzoncini corti, non adottando mai quelli extralarge imposti dalla lega) , John è stato membro del dream team bicampione olimpico, primo per assist e recuperi, secondo per assist a partita (dietro al solo Magic) e 10 volte allstar.
I NUMERI IN CARRIERA
1540 partite (3°), 19711 punti (12,8), 4051 rimbalzi (2,6) , 15806 assist (10,3) , 3265 recuperi (1° – 2,12) e 315 stoppate (0,2).
Dopo i quaranta:
94 partite (tutte da titolare) 28,4 minuti, 11,6 punti 2,5 rimbalzi 7,9 assist, 1,7 recuperi e 0,2 stoppate col 50,2 % dal campo (38,1 da 3)e l’83,7% ai liberi.