Il titolo è volutamente provocatorio anche se in fondo lo sanno anche al di là dell’oceano che Luka Doncic è probabilmente il giocatore maggiormente pronto dell’intero Draft. Ma in ogni caso un po’ timore per lui c’è. Riuscirà a dominare anche negli USA? Il fisico è pronto per reggere 82 partite e, soprattutto, per tenere il passo delle migliori guardie NBA?
Tutte domande lecite. Occorre ricordarsi, infatti, che le strutture fisiche dei giocatori di Eurolega sono tutt’altro che filiformi. Sono fisici totalmente diversi, plasmati per reggere un certo stress e numero di partite un po’ più limitato di quelle fissate sul calendario NBA. Ma, parliamo di un ragazzo che è nel mondo del professionismo da quando ha 16 anni.
Così, il Draft del 21 giugno ha dato ingresso nella Lega più famosa del mondo ai migliori 60 giocatori provenienti dai college americani e From All Over The World. DeAndre Ayton alla uno ormai era noto da settimane, si ritroverà in Arizona con Devin Booker (che non possano dar vita ad un nuovo duo Kobe-Shaq?).
Alla due i Sacramento Kings preferiscono il talento dei Blue Devils Marvin Bagley III. Mentre alla tre finalmente Luka Doncic viene scelto dagli Atlanta Hawks. Passa appena il tempo di un caffè e il commissioner Adam Silver annuncia la trade che porta lo sloveno ai Mavs. Mossa che sembra anticipare la voglia di passare lo scettro da un europeo ad un altro.
Adesso occorre capire che cosa può dare questo giovane predestinato (perché di predestinato si tratta) al di fuori del suolo europeo. Viene da una stagione ai limiti della perfezione, in cui ha vinto semplicemente tutto. Il suo Palmares 2017-2018 comprende: vittoria di Eurobasket 2017, vittoria dell’Eurolega, vittoria del campionato spagnolo, MVP del campionato spagnolo, MVP dell’Eurolega e Miglior giovane dell’Eurolega. Se tutti questi trofei molti giocatori non li vedranno mai in tutta la loro carriera, Doncicli ha ottenuti tutti alla giovane età di 19 anni. Ma, ora che è sbarcato nella terra delle opportunità, dovrà saper riaffermare tutto il proprio talento, in una Lega che non lascia respirare neanche un secondo.
Punti di forza di Luka Doncic
Luka Doncic ha dovuto lavorare moltissimo per riuscire a raggiungere questi risultati. Quando inizi a giocare ad altissimi livelli fin dalla tenera età, sai già che dovrai crescere molto più rapidamente di tutti gli altri tuoi coetanei. Infatti, a soli 19 anni, lo sloveno ha già una maturità cestistica e mentale degna di un veterano. Riesce a leggere il gioco in modo molto preciso e sa tendenzialmente quando attaccare il ferro oppure sfruttare un isolamento. Anche a livello di assist Luka se la cava molto bene, cercando spesso passaggi abbastanza ricercati e difficili a livello tecnico. Certo, non è perfetto, non siamo al livello di visione di gioco di Vassilis Spanoulis, ma ha solamente 19 anni e soprattutto non è propriamente un playmaker, anche se ne ha tranquillamente le capacità e spesso è stato utilizzato in questa posizione.
A livello di Leadership si può dire tranquillamente che questo ragazzo ne ha da vendere. Basta vedere l’Europeo appena trascorso dove ha gestito benissimo la squadra insieme a Goran Dragic, in un team dove ci sono tantissimi giocatori affermati a livello europeo. Con il Real, da quando Llull è ai box, lo scettro di leader in campo l’ha raccolto in maniera ottima prendendosi tiri pesanti e difficili anche in momenti decisivi della stagione. Il modo in cui gestisce la pressione è veramente impressionante tanto che a volte sembra performare meglio e divertirsi di più (fatto dovuto probabilmente dai riflettori che gli sono puntati addosso da quando aveva circa 15 anni).
Il Ball Handling è uno dei suoi punti forti, grazie alla sua rapidità nei movimenti che è tutt’altro che scontata per un fisico di 204 centimetri. Il palleggio, il cambio di mano e il crossover sono di una pulizia incredibile ed è ciò che gli permette di poter superare l’avversario con relativa facilità ed arrivare al ferro dove la fantasia fa da padrona. Schiacciate, sottomano, lay-up, finger roll, assist e chi più ne ha più ne metta. Assist che potrebbero risultare particolarmente fantasiosi e spettacolari con al suo fianco Dennis Smith JR, che quanto a spettacolarità è secondo a pochi nella lega.
Una delle tante giocate magiche di Luka Doncic
Cosa può migliorare Luka Doncic?
Ottimo giocatore, ma non certamente perfetto (e come lo si può pretendere). Una delle cose che preoccupano di più gli scout NBA è l’atletismo. In America piacciono i ragazzi atletici che schiacciano a due mani e che saltano fino al cielo. Bhe… questo non è certamente il caso. Ha infatti dalla sua una stazza già formata per la sua età, fatto che è saltato all’occhio dei principali siti di scouting americani, ma a livello di atletismo puro non è uno dei primi della classe in questo Draft. Non salta tantissimo, la rapidità generale non è eccelsa e il suo primo passo non convince oltreoceano.
Altro punto negativo, che anche in Europa abbiamo notato, è la sua difesa. Non è un difensore eccezionale dal perimetro e talvolta lascia passare difensori su cui sarebbe tranquillamente in grado di difendere. Ciò migliora vicino al canestro dove può contare sulle sue doti fisiche, ma sappiamo che i fisici NBA e quelli europei sono molto diversi e potrebbe avere qualche problema nell’usare questa sua arma.
Questi sono i due problemi principali che hanno riscontrato gli scout su Luka Doncic, insieme ad altri aspetti del gioco che deve correggere e su cui deve lavorare in futuro. Come per esempio la mobilità sul campo quando non ha la palla in mano, o un tiro da tre non sempre affidabile in ogni momento del gioco.
Riuscirà Luka Doncic a diventare un fattore anche nella Lega più famosa e competitiva del mondo? Questa è una domanda legittima che si pongono un po’ tutti, dallo scout NBA fino al tifoso Eurolega che l’ha visto crescere e formarsi nel vecchio continente. Una vera risposta forse non c’è, si possono solo fare ipotesi. Ma, se un ragazzo ad appena 19 anni ha la maturità e la capacità di riuscire a prendere in mano una franchigia come il Real Madrid, e, soprattutto, la potenza per dominare un campionato talmente difficile come quello di Eurolega, allora probabilmente probabilmente un predestinato lo è.
1 commento
Guardando le partite Nba, fa sorridere che gli scout non siano convinti delle doti difensive del ragazzo. CHI difende in Nba?