Per gli Orlando Magic la tanto attesa stagione 2015/16 (da leggere, quarto anno di ricostruzione) è arrivata. In fase di preview abbiamo parlato molto delle novità in casa Magic, a cominciare dal coach, Scott Skiles, che nella conferenza stampa di presentazione non ha nascosto che il suo obiettivo primario è, senza ombra di dubbio, ottenere un record vincente. Ora, l’asticella delle aspettative sembra essere stata posizionata piuttosto in alto in relazione alle REALI forze e possibilità di una squadra che, a parte qualche pedina, è sostanzialmente quella delle 25 vittorie della scorsa stagione.
E infatti, il bilancio della prima settimana è zero vinte e tre perse. Detta così sembra l’inizio dell’ennesima disfatta, ma come sempre, è necessario analizzare un pochino in profondità le gare. Per gli amanti dei ‘se’ e dei ‘ma’, si può dire che se il record fosse stato 2-1 nessuno si sarebbe scandalizzato più di tanto. Nelle prime due gare, contro Wizard e Thunder, i Magic hanno giocato una bella pallacanestro e se contro Washington la partita è stata equilibrata e Orlando l’ha praticamente buttata alle ortiche nei due minuti finali, bruciandosi 5 punti di vantaggio, contro OKC hanno dominato per i primi tre quarti, suicidandosi ‘solamente’ nel periodo finale fumandosi un vantaggio di 18 punti. Ma andiamo con ordine. La tanto attesa difesa sembra aver finalmente timbrato la presenza. Coach Skiles ha lavorato molto a ottobre, sia in allenamento che nelle gare di preseason, per cercare di dare una nuova mentalità difensiva alla squadra. Non soltanto mentalità però, ma anche concetti tecnici e tattici che nelle prime due partite casalinghe si sono visti. Siamo ancora lontani dall’elite NBA, ma già vedere concetti, e rotazioni fatte con un criterio logico, fa bene al cuore. I Wizard in pre stagione sono stati la squadra con l’offensive rating migliore di tutti, ma ad Orlando hanno avuto evidenti difficoltà a giocare contro la difesa dei Magic. La forza offensiva di Oklahoma City non è assolutamente mai stata in discussione, eppure, prima che Westbrook mettesse le quattro ruote motrici (e baciato in fronte dalla Dea bendata vista la tabellata da metà campo che ha portato la gara all’overtime) nell’ultimo quarto, hanno avuto veramente grossi problemi ad attaccare la difesa bianco blu. Sono state giocate solamente 3 partite, ma il Defensive Rating dei Magic è passato dal venticinquesimo posto dell’anno scorso al quindicesimo di questa prima settimana. Finalmente l’atletismo smisurato dei giovani giocatori della Florida sembra essere stato incanalato nel giusto binario. Vedere cinque atleti di quel calibro muoversi nella propria metà campo in modo coordinato è veramente piacevole. Nella gara di ieri notte contro i Chicago Bulls, al contrario, Orlando è apparsa un po’ appannata e sottotono. Nelle due partite all’Amway Center sono stati spumeggianti anche offensivamente. La parola spumeggiante è da prendere con le pinze, è intesa sempre in relazione alla staticità offensiva dello scorso anno, ma difendere decentemente aiuta a lanciarsi in transizione o comunque ad avere un certo ritmo offensivo. A Chicago si è visto poco di tutto questo, e se nelle precedenti gare i Magic hanno condotto per gran parte del tempo, nella Windy City hanno dovuto inseguire per 48 minuti, e hanno costretto Skiles ad una rotazione molto diversa rispetto alle prime due partite. A livello di singoli, si potrebbe parlare della tripla doppia di Victor Oladipo, o dei 30 punti di Tobias Harris, ma la maggiore preoccupazione è che la cattiva gestione del vantaggio nei minuti finali sia da attribuire alla poca esperienza nell’amministrare le partite punto a punto, e la scarsa (quasi nulla) abitudine alla vittoria. Sembra quasi che abbiano paura di vincere e la tensione nei possessi finali faccia venire un po’ di braccino corto (definizione comunemente usata nei campi minors) ai giocatori. Solo vincere aiuta a vincere, e prima si scrollano dalla spalle la scimmia della sconfitta e prima potranno inanellare una serie di vittorie, che magari non daranno un record vincente ad aprile, ma che sicuramente porteranno più delle 25 W del 2015.
Questa settimana i Magic dovranno affrontare altri importanti test, due trasferte in back to back a New Orleans e a Houston, a seguire la gara casalinga contro i Raptors e la sera successiva faranno visita ai Sixers. Vedremo se finalmente si riuscirà a muovere la casella delle vittorie.
Per nbapassion.com
Alberto Vairo (@albicoach)