Dopo avere scaldato i motori in preseason le 30 squadre NBA sono pronte a inaugurare ufficialmente la stagione NBA 2023-24. Ecco 10 motivi per seguirla con interesse.
Dame and The Freak
Damian Lillard è stato il protagonista indiscusso della offseason 2023 al termine di un campionato esaltante sul piano individuale ma culminato con l’ennesima delusione in termini di risultati. Il fenomeno da Oakland ha espresso ai Portland Trail Blazers di cui è stato fedele portabandiera per 11 anni l’intenzione di cambiare aria. Sulle sue tracce si sono messi subito i Miami Heat che per tutta l’estate sono sembrati l’unica possibile destinazione di Dame, ma le contropartite, ritenute insufficienti dal front office dei Blazers, hanno portato a una lunga e spiacevole fase di stallo con l’avvicinarsi del training camp a cui si sapeva che Lillard non avrebbe partecipato.
Nelle trattative sono entrate altre squadre finché il 27 settembre è arrivata una clamorosa mossa di mercato: lillard è un nuovo giocatore dei Milwaukee Bucks. Il Dame Time si sposta quindi nel fuso orario del Wisconsin dove il numero zero va a formare una coppia dal potenziale esplosivo con Giannis Antetokounmpo. Nelle settimane precedenti la trade, the Greek Freak aveva fatto intendere in modo alquanto esplicito come la sua priorità sia vincere di nuovo a prescindere dalla squadra di appartenenza. L’approdo di Lillard a Milwaukee, sebbene sia costato l’addio di Jrue Holiday, mette i Bucks nella posizione migliore possibile per accontentare la loro stella e per colmare un vuoto di potere che persiste ormai da qualche stagione.
Il trono vacante
la NBA degli anni 2020 non ha ancora un padrone: calato il sipario sulla dinastia Warriors che ha monopolizzato gran parte del decennio precedente, sul trono della lega si sono seduti in molti ma nessuno è stato in grado di imporre una vera e propria egemonia. Non ci potrebbe essere soddisfazione maggiore per Adam Silver che da sempre cerca di avvicinarsi il più possibile al perfetto equilibrio competitivo. Il trend continuerà in questo 2023-24 oppure i tempi sono maturi per la nascita di una nuova tirannia?
A dire il vero l’epopea di Golden State non può ancora considerarsi finita. Andre Iguodala ha appeso le scarpe al chiodo ma Stephen Curry, Klay Thompson, Draymond Green e coach Steve Kerr, gli altri volti di un irripetibile ciclo vincente, sono ancora ai loro posti. Al loro fianco ci sono sempre Andrew Wiggins e Kevon Looney, protagonisti del titolo conquistato nel 2022 quando forse nessuno ci credeva più e al posto dell’esautorato Jordan Poole nella Bay area è arrivato Chris Paul, che cerca l’occasione buona per coronare con l’anello una carriera da Hall of Famer.
Anche LeBron James, sebbene sembri avere molta più benzina nel serbatoio rispetto a CP3, si prepara per l’ultima grande corsa. I suoi Lakers, campioni NBA nel 2020, sono riusciti a invertire quella che sembrava un’irreversibile parabola discendente e negli scorsi playoffs hanno dimostrato di poter ambire ancora al trono vacante. Per tornare nella terra promessa i gialloviola hanno confermato in blocco il nucleo capace di arrivare alle Western Conference Finasls nel 2023, primo fra tutti un Anthony Davis che si spera sia pronto a prendere definitivamente il timone della squadra.
I Milwaukee Bucks dopo il trionfo del 2021 sembravano in procinto di assumere il controllo della NBA ma una serie di infortuni e incidenti di percorso ha impedito loro di ripeters. Con l’arrivo di Damian lillard e il desiderio di riscatto di Giannis Antetokounmpo, il Wisconsin resta un crocevia più che mai fondamentale sul sentiero che porta in cima alla montagna.
Chissà che la nuova dinastia NBA non sia invece nata lo scorso giugno: i Denver Nuggets finalmente al completo si sono dimostrati la migliore squadra della lega surclassando un avversario dopo l’altro nella corsa loro primo titolo NBA. Gli uomini di coach Michael Malone si presentano al via con un nucleo pressoché inalterato, guidato dal giocatore più dominante al mondo, Nikola jokic. Sarebbe quindi azzardato non considerarli tra i favoriti assoluti nella caccia al prossimo Larry O’Brien Trophy.