Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsIndiana Pacers Haliburton, la NBA Cup è la grande occasione: “E dicevano che non sapevo neanche tirare”

Haliburton, la NBA Cup è la grande occasione: “E dicevano che non sapevo neanche tirare”

di Andrea Delcuratolo
haliburton

E’ tutto pronto per la finale del primo NBA In-Season Tournament fra Los Angeles Lakers e Indiana Pacers. Gli occhi del mondo sono puntati sulla sfida nella sfida: quella fra LeBron James e Tyrese Haliburton. Se per il primo la NBA Cup sarebbe l’ennesimo trofeo di una carriera straordinaria, per il secondo sarebbe qualcosa di molto più grande.

La dodicesima scelta del Draft NBA 2020 si trova a giocare contro il suo idolo di infanzia e vincere vorrebbe dire anche rimettere Indianapolis sulla mappa della pallacanestro mondiale. 

Pacers, la grande occasione di Tyrese Haliburton

La point guard dei Pacers ne ha parlato a ESPN: “Come ogni bambino nato nel 2000, LeBron è stato il mio giocatore preferito da piccolo ed è difficile che non lo sia per molti di noi. Crescendo, sono stato un tifoso dei Cavs, poi degli Heat, poi di nuovo dei Cavs, poi dei Lakers prima di essere scelto. È andata così .Poter competere contro di lui in una partita così è un po’ come un finale da favola, e sarà molto divertente. Ma questa è la parte più bella dell’essere nell’NBA: poter competere contro i tuoi idoli ogni sera. Non vedo l’ora di farlo”.

La vittoria sarebbe veramente un finale da favola per i Pacers. Nella loro marcia verso la finale gli Indiana Pacers hanno sconfitto i Cleveland Cavaliers, i Philadelphia 76ers, i Boston Celtics e i Milwaukee Bucks, le prime quattro classificate della Eastern Conference della scorsa stagione. Haliburton si è poi caricato la squadra sulle spalle con medie da All-Star: 27.8 punti, 5.5 rimbalzi e ben 13.7 assist a partita, nel solo torneo. Medie che lo inserirebbero senza dubbio nel quintetto della manifestazione.

Haliburton è la star NBA del momento. Contro i Bucks in semifinale ha fatto notizia per la sua tripla decisiva nell’ultimo minuto, e per aver mimato il gesto dell’orologio e del polso che ha reso celebre Damian Lillard, suo avversario diretto in campo. Tyrese Haliburton ha parlato anche delle critiche pre-draft al suo stile di tiro, peculiare ma efficace ma a cui non tutti credevano: “Non mi importa molto di definire che cosa sia un bello stile di tiro. Ricordo che prima del draft mi faceva arrabbiare, in tanti dicevano, ‘verrà stoppato sempre’. La realtà è che non è un videogame, non è che premi quadrato e salti e stoppi…“.

I Pacers attendono questo torneo da prima che iniziasse, considerandolo un’opportunità per rimettere Indianapolis sulla mappa dopo aver mancato i playoffs nelle ultime quattro stagioni e per Haliburton, individualmente, per lanciarsi fra le superstar di questa lega dopo aver fatto la sua prima apparizione da All-Star la scorsa stagione e aver giocato la Coppa del Mondo FIBA quest’estate. All-In in quel di Las Vegas. Vincere o tornare a casa da perdenti. 

 

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