Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti Grint and grind: Memphis sempre presente

Alzi la mano chi si aspettava Memphis ai vertici della lega. Probabilmente nessuno. Gli addii di  Zach RandolphTony Allen, l’immobilità sul mercato e la nascita di nuovi superteam (su tutti Rockets e Thunder) lasciavano presagire una stagione avara di soddisfazioni per i Grizzlies. Invece anche quest’anno si stanno confermando la mina vagante della Western Conference, navigando a sole 3 vittorie dal primo posto , attualmente detenuto da Golden State e Houston. Si sono già presi lo scalpo dei Rockets e Warriors grazie al loro solito pragmatico gioco. Perché anche se gli anni passano e l’NBA si evolve, a Memphis la mentalità resta sempre efficace.

Nello sport spesso il miglior attacco è la difesa. Un concetto purtroppo non condiviso da tutti, ma perfettamente interpretato dai Grizzlies. Il loro defensive rating infatti è stato sempre inferiore a 105 punti nelle ultime tre stagioni. Nella partita vinta contro Houston hanno concesso appena 9 triple su 38 tentativi ad una delle squadra più offensive del campionato. Sulla franchigia del Tennessee sono passati finora Davis, Cousins, Harden, Lillard e Durant, ma nessuno di questi è riuscito a prevalere sulla loro arcigna difesa. Alle voci tiri contestati, palle recuperate, deviazioni e punti concessi agli avversari occupano le primissime posizioni. E il tutto grazie ad una retroguardia aggressiva, capace di adattarsi ad ogni situazione: le rotazioni sono sempre precise, le marcature asfissianti. I giocatori, con il loro senso della posizione, innalzano una fortezza difficile da espugnare.

La difesa é sempre stato il mantra dei Grizzlies.

Se i Grizzlies sono tornati a far paura il merito è tutto di Marc Gasol e Mike Conley. Il catalano è stato negli anni in grado di evolversi da centro classico, a giocatore moderno perfettamente a proprio agio dai 7.25 m (36% in carriera). Sebbene nella NBA moderna non stupisca più vedere un lungo segnare da oltre l’arco, fa notizia sapere che Gasol ha una percentuale superiore a gente come Curry e Irving, specialisti nel tiro da fuori. Inoltre il suo gioco in post è eccezionale cosi come la sua difesa attenta che nel 2013 gli è valsa il premio Defensive Player Of the Year. Conley invece sta dimostrando di valere ogni centesimo speso per lui due estati fa: 18.4 punti, 3 rimbalzi e 4 assist tirando con il 40% dal campo e il 32% da tre. Ma aldilà degli ottimi numeri, stupisce la sua leadership silenziosa che ogni sera mostra sul parquet. Inutile dire che dalla loro interazione passa il gioco dei Grizzlies: dal loro pick and roll spesso inizia la manovra, che prevede lo sfruttamento dei 24 secondi ed ha lo scopo di cercare il compagno messo nelle condizioni migliori di poter andare a concludere a canestro.

L’intesa tra Marc é Mike é ormai più che consolidata.
Tra le piacevoli sorprese di questa stagione, impossibile omettere Tyreke Evans. L’ex Pelicans è una guardia potente e versatile che può disimpegnarsi anche nel ruolo di un playmaker.  Sin dalla sua prima stagione NBA, culminata con il ROY, era considerato uno dei cestisti più completi della lega. Negli ultimi anni sembrava essersi smarrito a causa di continui problemi fisici che ne hanno limitato la crescita personale. A Memphis però è tornato l’Evans di una volta: 17.5 punti, 4.8 rimbalzi e 2.8 assist in uscita dalla panchina. Il totale punti più alto per qualsiasi altro panchinaro in questo inizio di regular season (Jordan Clarckson è al secondo posto con 15 punti a partita). Ma i dati che balzano all’occhio sono le percentuali al tiro, da sempre suo tallone d’Achille: 50% dal campo e quasi il 44% da oltre l’arco. E pensare che in carriera non aveva mai superato il 38% da tre. Per quel che vale, il nome oggi più caldo per il Six Man of The Year Award è il suo.

Continuando su questo andazzo è probabile che li vedremo ancora una volta ai playoff quest’anno. Anche se difficilmente riusciranno ad arrivare in fondo, venderanno cara la pelle con le unghie e con i denti, come dei veri Grizzlies.

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