Come sappiamo il celebre sito sportivo americano ESPN non è nuovo a stilare classifiche di vario genere, con l’obiettivo di volta in volta di riuscire ad affermare quale giocatore sia il migliore per efficenza, per importanza in un sistema di gioco, ecc. Non sempre però le posizioni scelte sembrano coincidere con le impressioni e le preferenze degli appassionati. Un esempio di ciò è quando ad inizio anno Kobe Bryant è stato inserito solo alla 93esima posizione tra i giocatori più forti dell’intera lega. Un’altra classifica, stilata da poco, che farà sicuramente discutere è quella dei 10 migliori playmaker di tutti i tempi.
La graduatoria, secondo ESPN, è la seguente:
1) Magic Johnson
2) Oscar Robertson
3) John Stockton
4) Stephen Curry
5) Isiah Thomas
6) Chris Paul
7) Steve Nash
8) Jason Kidd
9) Walt Frazier
10) Bob Cousy
Sicuramente le posizioni che fanno più discutere sono la #4 e la #6, quelle che riguardano gli unici giocatori ancora in attività. Stupisce senza ombra di dubbio il posto così alto che è stato dato a Steph Curry. Giocatore di assoluto livello tecnico, già campione NBA e vincitore di un premio MVP, che sicuramente continuerà a fari grandi cose nella lega anche negli anni futuri. Ma è adatto sin da ora, posizionarlo un gradino più alto rispetto ad un Hall-of-famer quale Isiah Thomas o Steve Nash (in grado di raggiungere due volte le finali di conference e di vincere per 2 anni consecutivi il premio MVP)?. Stesso discorso ma addirittura più “amplificato” per Chris Paul. Anche in questo caso parliamo di un grandissimo playmaker destinato a rimanere nella storia di questo sport. Ma vale davvero la sesta posizione considerando il non essere riuscito a vincere il premio individuale più ambito e il non aver mai superato il secondo turno dei playoff? E’ pur vero che è difficile se non impossibile paragonare giocatori di epoche molto differenti. Ma non vi è da stupirsi se il buon vecchio Bob Cousy, dall’alto dei suoi 6 anelli ed 1 premio MVP vinto, non si trova d’accordo con tale classifica.