Draft NBA 2021: Jonathan Kuminga il più grezzo, può diventare più di un “freak” atletico
Jonathan Malangu Kuminga è una small forward di 201 cm per 98 chilogrammi. Nato il 6 ottobre 2002 a Goma, in Congo, nel 2016 si trasferisce negli Stati Uniti per giocare a basket a livello liceale. Il fratello gioca al college prima a UNLV e poi a Texas Tech. Il cugino, Emmanuel Mudiay, ha giocato in NBA per 6 stagioni. Kuminga inizia il suo anno da sophomore alla Our Savior New American School di Centereach, con la quale vinse il MaxPreps National Sophomore of the Year Award. Per il suo anno da junior, Jonathan cambia liceo e passa alla Patrick School, nel New Jersey. Nonostante gli mancasse ancora un anno di liceo e fosse tra i migliori prospetti della classe del 2022, Kuminga decise riclassificarsi per il draft del 2021 e di approdare in G-League saltando il college e rifiutando le offerte di Texas Tech, Duke e Kentucky.
I grandi mezzi atletici a disposizione di Kuminga (grande fisico e buona velocità) lo rendono una minaccia quando attacca il ferro. Nonostante sia “solo” 201 cm, Jonathan è un buon rimbalzista e riesce a catturare i tiri sbagliati anche contro avversari più alti di lui. Durante l’ultima annata ha fatto vedere di essere anche un buon giocatore in post, dove usa la sua stazza e un discreto tocco per battere gli avversari. Ad aiutare c’è anche una notevole apertura alare di 213 cm. Visto l’andamento della NBA sempre di più verso lo small-ball non sarà impossibile vedere Kuminga schierato anche come centro (soprattutto se riuscirà lavorare bene sul suo fisico).
Nel torneo di G-League il congolese ha giocare buona pallacanestro confermando tutto ciò che di buono si diceva su di lui. In 13 match Jonathan ha tenuto una media di 15.8 punti, 7.2 rimbalzi, 2.7 assist, 1 palla rubata e 0.8 stoppate. A conferma dell’ottima fase difensiva ci sono le statistiche e un sfida chiusa con 4 palle rubate e più partite da 2 stoppate. Da migliorare, invece, le percentuali al tiro: 38.7% dal campo, 24.6% da tre e 62.5% ai liberi.
