Che la NBA scegliesse Amazon nella gara al pacchetto “C” dei suoi diritti TV per i prossimi anni era scontato, anche dopo la decisione di Warner Bros. Discovery, che controlla TNT, di pareggiare l’offerta di Prime Video, e così è stato.
La lega ha annunciato di aver scelto l’offerta di Amazon Prime Video, “che supera quella di TNT“, e ha firmato il contratto sui diritti TV con ESPN\ABC, NBC e Amazon, un affare da 76 miliardi di dollari per i prossimi 11 anni a partire dal 2025-26. Accordo che sancisce la fine definitiva della partnership con TNT, dopo 34 anni, la stagione 2024-25 sarà infatti l’ultima.
Per la NBA la controfferta di WBD non era una vera controfferta, la lega ha preferito “le opportunità nel campo del digitale di Amazon, che si allineano perfettamente con gli interessi globali della lega“, così il Commissioner NBA Adam Silver in un comunicato. “La vastissima base di iscritti a Amazon Prime Video allargherà le nostre possibilità di raggiungere nuovi fan in modi innovativi“.
Non dello stesso avviso TNT, che ribadisce di aver pareggiato l’offerta di Amazon Prime Video e di essere dunque vittima di un torto. Il network ha annunciato battaglia legale garantendo di prendere “tutte le azioni necessarie” a far valere il proprio diritto di prelazione. TNT, che sembrava fuori dai giochi da mesi per i diritti TV, aveva deciso di investire per scalzare Amazon dall’affare per l’acquisto del pacchetto “C” da 1.8 miliardi di dollari: “Abbiamo pareggiato l’offerta come era nostro diritto e non crediamo che la NBA possa respingerla”, così l’emittente, che poi garantisce che “l’iconico show Inside the NBA” andrà ancora in onda.
Dal 2025-26 dunque, Amazon aggiungerà la NBA al suo palinsesto sportivo che già comprende per il mercato americano la NFL, la Champions League, la NHL, la NASCAR, la WNBA, la WNSL (calcio) e il tennis ATP e WTA.
E Inside the NBA, il celeberrimo show prepartita della NBA con Ernie Johnson, Shaquille O’Neal, Charles Barkley e Kenny Smith? Amazon Prime Video sarebbe interessata a rilevare il programma, che il network considera “lo standard massimo per ogni talk show sulla NBA” e soprattutto il cast. Barkley aveva già annunciat che in caso TNT avesse perso i diritti sulla NBA, si sarebbe ritirato dopo il 2025-26.