Finalmente l’attesa è finita, D’Angelo Russell è tornato da avversario a Los Angeles. Purtroppo per lui la partita non è andata nel verso giusto e i Brooklyn Nets hanno perso 124-112. Il giovane playmaker ha giocato una buona partita, non risultando però pericoloso per gli avversari.
Prima di lui, avevano fatto ritorno nelle loro ex città: DeMarcus Cousins, Paul Millsap, Kyrie Irving e Paul George. Ognuno di loro, a differenza di D’Angelo Russell, a dato modo alla propria ex franchigia di riflettere e a volte, pentirsi della scelta fatta in passato.
D’Angelo Russell chiude il suo primo appuntamento col passato giallo-viola con una prestazione da: 17 punti, 7 assist e 7 rimbalzi tirando con 33% dal campo.
Nel post partita il numero 1 dei Brooklyn Nets si ferma a parlare del suo breve ma importante passato ad L.A.
Le dichiarazioni di D’Angelo Russell
Il primo argomento affrontato dal ragazzo sono le possibilità dategli in quel di Los Angeles dalla società giallo-viola: “L’ultima stagione a L.A. è stata una sfida con me stesso. Non era facile emergere con davanti l’anno dell’addio di Kobe Bryant. Non dico che non si meritasse quell’addio, anzi sarebbe giusto farne un altro per lui, ma per me è stato complicato dover esser limitato così”.
Chiaramente non poteva mancare una considerazione su Magic Johnson, che fu l’ago della bilancia per il suo addio a L.A: “Penso che le sue dichiarazioni abbiano alzato un polverone, ma il tempo darà le risposte”.
Insomma: D’Angelo Russell, nonostante la sconfitta e la fredda accoglienza dei suoi ex tifosi, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. Ora dovrà continuare a lavorare e chissà se un giorno, i due team si scontreranno per qualcosa di più importante che la semplice gloria di inizio stagione.