Home NBA, National Basketball Association Cinque motivi per cui riporre fiducia nei Celtics

Cinque motivi per cui riporre fiducia nei Celtics

di Gabriel Greotti
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4. Il reparto guardie

NBA: Boston Celtics at Phoenix Suns

Avery Bradley (a destra) e Isaiah Thomas (a sinistra) dei Boston Celtics

Da sempre, il gioco offensivo di coach Stevens, si appoggia alle due guardie titolari, Thomas e Bradley, che stanno ripagando la fiducia di coach e dirigenti con degli enormi miglioramenti.

Isaiah Thomas, chiamato per ultimo al Draft del 2011, si sta rendendo protagonista di un inizio di stagione a dir poco maestoso. Il piccolo playmaker di Tacoma, in 14 gare, è andato ben 13 volte al di sopra dei 20 punti. Il prodotto di Washington si è poi distinto per la sua attitudine ad attaccare il ferro: sono ben 10 le volte in cui IT ha tentato almeno 9 liberi a partita. L’importanza offensiva del giocatore è proprio questa, mentre spesso i Celtics hanno problemi di falli commessi, mandando in bonus le avversarie anche a metà quarto, IT semina il panico nelle difese avversarie grazie alla sua rapidità, caricandole di falli. Anche la creazione del gioco è per la maggiore compito suo, ed anche qui il folletto con il numero 4 risponde presente: sono 10 (su 14 totali) le partite in cui Thomas distribuisce almeno 5 assist.

Diverso il discorso per Bradley, che dall’essere il classico 3&D sta vivendo una crescita prepotente in tutte le fasi del gioco. Nelle primissime uscite, Bradley si era distinto per i miglioramenti nella fase di playmaking, distribuendo 5 e 6 assist nelle prime due gare di Regular Season. Da qui una serie di doppie-doppie con punti e rimbalzi (sette in 14 gare) che parlano di una crescita sotto ogni singolo aspetto: oltre al tiro dallo scarico, Bradley ha aggiunto una buona capacità di costruirsi un tiro dal palleggio e di attaccare il canestro alla difesa schierata, facendo leva sulle sue ottime doti atletiche. Doti atletiche che lo fanno primeggiare anche a rimbalzo: ad oggi il numero zero, oltre ad aver registrato il career high a rimbalzo con 13 palloni catturati sopra il ferro, è l’unico giocatore della franchigia biancoverde a segnare almeno 17 punti di media ed a raccogliere almeno 8 rimbalzi a partita, cifre davvero interessanti. Avery, dal canto suo, racconta i suoi miglioramenti come un miglioramento generale del roster. Non meno importanti sono i suoi miglioramenti nel gioco senza palla: i tagli back door e la sua capacità di correre sui blocchi sono fondamentali per i giochi a due tra Thomas ed i lunghi.

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