Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti I top 20 momenti della carriera di LeBron James

I top 20 momenti della carriera di LeBron James

di Michele Gibin
lebron james top 20 momenti carriera

Buzzer beater vs Bulls

LeBron James è tornato a Cleveland con Kyrie Irving e Kevin Love ed è impegnato nell’impresa di portare il primo titolo NBA della storia della franchigia, dopo aver fatto la pace con la “sua” gente.

La prima stagione fila liscia, con un record di 53 vittorie e 29 sconfitte e il secondo posto a Est, e i playoffs iniziano con un 4-0 secco contro i Boston Celtics. Le semifinali di conference si dimostrano invece rognosissime, contro i Chicago Bulls di un redivivo Derrick Rose e di Joakim Noah, Jimmy Butler e coach Tom Thibodeau che vincono gara 1 e gara 3.

La difesa dei Bulls riesce a limitare LeBron James e l’attacco dei Cavs, e Chicago va a un secondo dal vincere anche gara 4 e portarsi sul 3-1 nella serie. Sul punteggio di 84-82 (altri tempi…) Cleveland, Rose pareggia a 8.4 secondi dal termine, e senza più timeout i Cavs si affidano al numero 23. LeBron combina per la verità un mezzo pasticcio ed è fortunato, la rimessa da fondo campo è ancora per i Cavaliers dopo il tocco di Nikola Mirotic.

A 0.8 secondi dalla sirena finale, Matthew Dellavedova si occupa della rimessa in campo, LeBron beffa Jimmy Butler fintando il taglio dentro l’area e poi scatta nell’angolo sinistro, riceve e da due punti (un piede è sulla linea ma poco importa) fa 86-84 e 2-2 nella serie. Un tiro che è anche una risposta a Rose che aveva risolto a sua volta gara 3 con un altro buzzer beater, e che manda i Cavs in finale di conference. LeBron domina gara 5 a Cleveland e i Cavaliers chiudono facili in gara 6 a Chicago.

I Cavs batteranno poi Atlanta per 4-0 alle finali di conference e perderanno le NBA Finals 4-2 contro i Golden State Warriors, una serie giocata senza Kevin Love e dopo gara 1, vinta, senza Irving entrambi infortunati.

Blocked By James

E’ forse l’highlight di una carriera per LeBron e una giocata talmente celeberrima che raccontarla per l’ennesima volta non aggiungerebbe nulla.

Gara 7, 89-89 il punteggio, Irving sbaglia un tiro, Andre Iguodala e Steph Curry partono in contropiede per due punti facili ma da (molto) dietro arriva un’ombra nera in maglia numero 23, e il layup di Iguodala sparisce. Blocked By James, e primo titolo NBA nella storia dei Cleveland Cavs vinto, grazie anche al tiro vincente di Kyrie Irving a 53 secondi dal termine.

Le NBA Finals del 2016 sono l’apice del duo James-Irving, che smetterà di esistere nel 2017 quando il prodotto di Duke chiederà la trade e inizierà una parabola discendente tra infortuni, polemiche, bizze e problemi disciplinari, a Boston e Brooklyn.

LeGm

Irving se n’è andato via trade a Boston, il suo sostituto Isaiah Thomas è infortunato e gli arrivi di Dwyane Wade e Derrick Rose sono stati un flop. LeBron sarà free agent a fine stagione e la situazione lo rende parecchio nervoso, la squadra gravita attorno al 50% di vittorie e l’obiettivo di tornare alle Finals sembra lontanissimo.

Alla trade deadline di febbraio 2018, i Cavs colgono i segnali di malcontento di James e stravolgono il roster. Via trade partono Isaiah Thomas, Channing Frye, Iman Shumpert, Derrick Rose, Jae Crowder e persino Wade (che se ne torna a Miami) e arrivano a Cleveland Larry Nance Jr, Jordan Clarkson, George Hill e Rodney Hood. In qualche modo, la mossa funziona, i Cavaliers finiscono con 50 vittorie e 32 sconfitte la regular season e si presentano ai playoffs con la quarta testa di serie a Est.

LeBron ha sempre esercitato, direttamente o solo per il fatto di essere in squadra, grande pressione sul front office delle sue squadre. Lo aveva fatto a Cleveland fino al 2010, lo aveva fatto a Miami (dove trovò in Pat Riley pane per i suoi denti), lo avrebbe rifatto ai Cavs nel 2018 e ai Lakers nel 2019 e 2021. Ma la trade deadline NBA 2018 è stata il vertice della leggenda di LeGm.

Primo turno di playoffs 2018 vs Pacers

La stagione 2017-18 di LeBron James compete solo con la stagione 2012-13 in termini di livello di gioco. La post-season 2018 è forse la migliore mai giocata da un singolo giocatore: 34.0 punti di media con 9.1 rimbalzi e 9 assist, il 53% dal campo in 41.9 minuti a partita in 22 gare per portare in finale NBA la squadra probabilmente meno forte mai avuta a disposizione dai tempi del 2007, sempre ai Cavaliers.

Che la squadra non sia all’altezza lo si vede già in gara 1 del primo turno contro gli Indiana Pacers, un bel gruppo con Victor Oladipo, Myles Turner, Bojan Bogdanovic, Lance Stephenson e Domantas Sabonis, che domina per 98-80.

A LeBron toccano subito gli straordinari, con 46 punti in gara 2 e 11 punti degli ultimi 13 della squadra in gara 4 per pareggiare di nuovo la serie. Gara 5 a Cleveland è sul filo di lana, James la risolve prima inchiodando al tabellone il layup della potenziale vittoria di Oladipo a 3 secondi dal termine, e poi segnando sulla sirena un buzzer beater da tre punti che ricorda tanto i tiri decisivi segnati 11 anni prima contro i Pistons.

Indiana non è ancora doma, spazza via i Cavs in gara 6 e in gara 7 tocca ancora a James: 46 punti, 8 rimbalzi, 7 assist, 4 recuperi in 43 minuti e vittoria per 105-101. Avanti un altro.

LeBronto

Gli “altri” per loro sfortuna sono i forti Toronto Raptors 2018 di DeMar DeRozan e Kyle Lowry, che hanno vinto la Eastern Conference con 59 vittorie, mai così tante nella storia della franchigia.

Ciò che LeBron James fa a quei Raptors è a un livello di… crudeltà sportiva visto raramente. I Cavs vincono gara 1 a Toronto ai tempi supplementari per 113-112, a 31 secondi dal termine dei regolamentari i Raptors sono avanti per 105-103 quando LeBron pareggia con un tiro in fadeaway che vedremo ancora nella serie, e all’overtime Kyle Korver e JR Smith segnano i tiri decisivi.

Gara 2 è un’esibizione di bravura. Cleveland vince 128-110, James segna 43 punti con 14 assist e 8 rimbalzi con 19 su 28 dal campo e una sola palla persa, e infila nel secondo tempo dopo aver preso il controllo della partita una curiosa serie di tiri in fadeaway contro Siakam, Lowry e Anunoby.

Per stendere del tutto i Raptors serve ancora gara 3, che è una partita equilibrata e che LeBron James risolve con un altrettanto curioso buzzer beater in corsa da 6 metri contro il povero OG Anunoby che aveva peraltro appena pareggiato sul 103-103. Dopo il timeout e con 8 secondi ancora da giocare, LeBron porta il pallone per tutto il campo, vede che il tempo per andare fino in fondo è troppo poco e scocca una sorta di floater in corsa appoggiato al tabellone. 105-103 Cavs e 3-0 nella serie.

You may also like

Lascia un commento