Da quest’anno la G-League NBA ha deciso di creare una nuova squadra, la Walnut G-League Ignite Team, creata apposta per i talenti delle high school che non volessero andare al college ma cominciare fin da subito la propria carriera tra i professionisti. Da allora si è parlato molto riguardo al fatto se i ragazzi dovessero andare in G-League e crescere tra i professionisti o se continuare il percorso tradizionale e andare al college.
Il primo dei migliori prospetti che ha deciso di intraprendere questa strada è stato Jalen Green.
Green il primo a intraprendere l’avventura della G-League
Nato in quel di Merced, in California, il 9 febbraio 2002 Jalen Green è una shooting guard di 198 cm e 81 chili. I primi tre anni di high school li ha trascorsi alla San Joaquin Memorial High School a Fresno, mentre al suo ultimo anno si è trasferito in una delle migliori del paese, la Prolific Prep, riuscendo a condurla alla vittoria del Grind Session World Championship, vincendo anche il premio di MVP della competizione al pari con il suo futuro compagno di squadra Daishen Nix.
Green ha finito la stagione con 31.5 punti, 7.5 rimbalzi e 5 assist, vincendo il premio All-American Player of the Year e venendo introdotto nel MaxPreps All-American First Team. È stato poi convocato anche per i McDonald’s All-American, il Jordan Brand Classic e il Nike Hop Summit, ma purtroppo tutti e tre i tornei sono stati cancellati a causa del COVID-19. Ha vinto poi tre medaglie d’oro con le giovanili degli USA, vincendo anche il premio di MVP dei Mondiali U-17 del 2018 in Argentina.
Nonostante avesse molte offerte collegiali, già da quando aveva 15 anni (da Arizona, Florida State e USC), Green ha preferito la G-League al college, diventando il primo prospetto di un liceo a intraprendere questa strada.
