Terry Rozier, sedicesima scelta per i Boston Celtics all’ultimo draft, ha raccontato la sua infanzia vissuta a Youngstown, violenta cittadina dell’Ohio, in un lungo racconto con Adam Himmelsbach del Boston Globe. Ecco la storia.
La cella di Terry Rozier Sr all’istituto correzionale del lago Erie è adornata con foto e ritagli di giornale di suo figlio. Infatti, dopo chesuo figlio Rozier Jr è stato selezionato alla notte del draft dai Boston Celtics, un compagno di cella del padre ha stampato in suo onore una maglietta con la faccia del ragazzo.
Carcerato No. A494-214, Rozier Sr si trova a dover scontare ancora tre dei tredici anni che gli sono stati dati con l’accusa di omicidio colposo, sequestro e rapina aggravata. Per sapere i risultati del figlio quindi Rozier Sr sarà costretto a sperare che la televisione dell’area comune della prigione sia sintonizzata sulla partita o al massimo aspettare una telefonata il mattino seguente. In ogni caso, per il padre è sufficiente sapere di poter vedere un giorno una partita di suo figlio dal vivo per trovare la forza di andare avanti.
Già ai tempi del college l’uomo nutriva questo desiderio, ma ora che il figlio è riuscito ad entrare nell’NBA sembra non stare più nella pelle “Ha bisogno di vedere giusto di un minuto di partita, poi è ok!” commenta un dipendente del carcere
Youngstown, città natale di Terry Jr, non è esattamente il posto dove una persona si augurerebbe di crescere i propri figli. Un tempo questa cittadina dell’Ohio era una vivace città d’acciaierie, ma oggi sta attraversando una forte decrescita, tanto da cercare un nuovo business nell’attività carceraria: a questo proposito, solo nell’area cittadina sono state costruite ben tre prigioni, anche a causa del numero di omicidi nella zona, tra i più alti in tutti gli Stati Uniti “A Youngstown è come se tu fossi bloccato qui,” ha dichiarato Gina Tucker, madre di Rozier jr. “Sei bloccato perché è tutto ciò che conosci.”
La Signora Tucker ha avuto 3 figli da tre diversi uomini di Youngstown, ma nessuno di questi ha avuto una storia fortunata: infatti uno risulta morto, mentre gli altri due si trovano in prigione. Conobbe Rozier Sr in gioventù: il padre di lui morì quando aveva ancora due anni, ma non venne abbandonato grazie ad un coach della lega giovanile che decise di essere la sua nuova figura paterna.
Tuttavia, quando anche questo venne a mancare, Rozier Sr cadde in un profondo stato di desolazione “È proprio in questo momento che ho preso la via sbagliata” spiega. Passeranno così solamente due mesi dalla nascita del figlio Rozier Jr prima di essere arrestato e detenuto per i successivi otto anni.

Una foto del piccolo Terry Rozier Jr
Gina quindi fu costretta a crescere Terry Jr da sola con l’aiuto di sua madre: per riuscirci, abbandonò gli studi, trovò lavoro al KFC e cercò, senza alcun aiuto dal welfare, di crescere il figlio in quella tragica situazione.
Il piccolo Terry, da parte sua, non era di certo un grande aiuto in casa: s’arrampicava su tutti i mobili, lanciava sassi nelle case altrui e cercava le armi che sua madre aveva nascosto in casa. Si trattava solo di un bambino, ma la madre sembrava già rassegnata su quale strada avrebbe preso suo figlio.
Per questo motivo la madre di Gina si offrì di ospitarlo da lei a Shaker Heights (uno dei sobborghi di Cleveland), dove secondo lei c’erano opportunità di vita migliori. La nonna teneva già in custodia la figlia maggiore di Gina, Tre’Dasia, la quale aveva gravi problemi celebrali. Gina decise di accettare la proposta quando Terry, tornato a casa da scuola, raccontò di essere stato colpito da un insegnante “Capii che dovevo mandarlo via da Youngstown” ricorda la madre.
Ovviamente all’età di sei anni il giovane Terry era ancora troppo piccolo per comprendere fino in fondo cosa gli stesse succedendo intorno e così finì per riversare tutta la sua rabbia su sua nonna, arrivando a farla piangere più di una volta.
Da parte sua, nonna Amanda provò di tutto ma senza grandi risultati: Terry Jr infatti continuava a passare la maggior parte delle notti a dormire nel borsone in cui teneva i suoi vestiti, sperando un giorno di poter tornare nella sua Youngstown.
Arrivati a quel punto, Gina pensò che fosse il caso di riportarlo a casa.Tuttavia la situazione nella sua città natale era allo sbando: le sparatorie erano all’ordine del giorno e addirittura una volta un ragazzo arrivò a sparare attraverso i muri di casa Rozier. Mamma Gina ricorda che in quegli anni era solita tenere in casa tre armi: una in cucina, una sotto il materasso e una sotto il divano. Nel raccontarlo spiega di essere stata obbligata ad averle sempre a portata di mano, perché non c’è tempo per le cassette di sicurezza a Youngstown. Dal canto suo il giovane Terry, sapendo dove la madre teneva le armi, approfittava della minima distrazione per giocarci.
Dopo che il padre venne rilasciato la prima volta, Rozier Jr riuscì finalmente ad avere la possibilità di passare del tempo con una figura paterna. Sono momenti bellissimi tra i due, con il padre che insegnava al figlio come boxare e con il figlio che invece gli spiegava come giocare ai videogame e a basket. Lo stesso Terry, oggi selezionato in NBA, ricorda quella come l’estate più bella della sua vita.

Una foto di Terry Jr con suo padre
Purtroppo però questo bel periodo dura molto poco: il 27 luglio 2003 Rozier Sr viene nuovamente arrestato e condannato a 13 anni di galera per omicidio colposo e sequestro di persona in seguito ad una rapina finita in tragedia, dove un diciassettenne perse la vita “Ci potrebbero essere tantissimi ‘se’ e tantissimi ‘ma’” spiega l’uomo” ma ciò che conta al momento è che ho preso la decisione sbagliata e ora sono costretto a conviverci”.
Dopo l’accaduto mamma Gina, convinta che ci sarebbero potute essere vendette nei confronti di Rozier Jr, decise di fuggire da Youngstown e di rifugiarsi dalla madre a Cleveland “Progettavano di ammazzare nostro figlio, volevano che Terry [Sr] patisse la pena che avevano patito loro. Spesso una cosa così può risultare una provocazione, ma non a Youngstown dove lo dicono tutti e queste cose conviene prenderle sul serio.”
Il ragazzo ritornò subito ad essere violento, con eccessi d’ira contro tutti: per questo motivo fu mandato in una scuola per studenti con disturbi comportamentali “Gli altri ragazzi avevano il padre attorno, io volevo solo che il mio uscisse di prigione” spiega Terry Jr ricordando quei giorni.
Durante il quarto anno, un giorno la madre lo riportò a Youngstown per la festa del ringraziamento e lì una tragica notte accadde un episodio che mostrò a tutta la famiglia perché non sarebbero mai dovuti tornare a Youngstown.
Infatti un cugino di Gina litigò in un locale con un uomo che minaccio di andare a casa sua e sparare a chiunque avrebbe trovato: in quel momento nella dimora c’era Terry Jr con la nonna Amanda e altri bambini. Alla chiamata di Gina, la nonna fece nascondere tutti, pronta a farli saltare dalla finestra nel caso si fosse presentato qualcuno “Fu il momento in cui realizzai quanto mia nonna aveva fatto per me” ha detto Terry “e quanto mi avesse amato e protetto“.
Tornato a Cleveland, decide di concentrarsi sulla pallacanestro. Si divertiva a fare canestro nella cesta della biancheria durante le infinite ore al centro di ricreazione, mentre sua nonna vendeva soda e hot dog per guadagnare qualche soldo extra. Anche il fisico si stava sviluppando in modo evidente: alla settima classe Rozier Jr era già il più alto in assoluto della scuola ed era solito girare vestito come Allen Iverson.

Terry Rozier con la maglia di Shaker Heights
Per il college fece richiesta all’Università di Louisville, ma non riuscì a superare il test attitudinale. Per questo motivo decise di ripiegare sulla Hargrave Military Accademy nella città di Chatham, che ad oggi conta 23 giocatori NBA tra i suoi studenti.
Rozier in ogni caso non era felice della situazione. Si svegliava ogni mattina alle 5.45, non aveva la televisione e le luci venivano spente alle 22. Provò a lavorare alla mensa e a frequentare la cappella mettendosi seriamente a studiare, ma nonostante ciò passava molte notti in camera a piangere.
Un giorno di gennaio tuttavia fu scoperto a copiare durante un esame e per questo motivo costretto a marciare per il campo portando un fucile per 25 ore. Subito dopo aver concluso la punizione, segnò 68 punti in una sola partita “Hargrave mi ha fatto maturare,” ha detto il ragazzo.” Mi ha fatto fatto crescere, ne avevo bisogno”
Successivamente riuscì a passare finalmente alla Louisville University, che guiderà fino alle final 8 del torneo NCAA. La madre Gina, tifosa incallita, seguiva tutte le partite dei Cardinals con suo figlio in campo nonostante lavorasse in ospedale tutti i giorni.
Terry veniva considerato dagli addetti ai lavori una buonissima guardia molto aggressiva, cosa non molto comune per quell’età. Tuttavia gli scout continuavano a valutarlo ancora impreparato per il mondo NBA, preferendogli i suoi compagni Smith e Harrel.
Tuttavia, durante il suo secondo anno, riuscì finalmente ad esplodere durante il summer camp, brillando contro l’élite del basket collegiale. Fu in quest’occasione che decise di lasciare l’università a fine stagione per provare l’ingresso in NBA.

Terry Rozier con la maglia dei Louisville Cardinals
Così, dopo aver portato Louisville alle Final Eight, si dichiarò disponibile per il draft svolgendo un paio di sessioni di lavoro con i Boston Celtics “Di solito facciamo fare un esercizio in cui il palleggiatore deve andare contro due difensori e dribblarli” ha dichiarato il comproprietario dei Celtics Steve Pagliuca “Terry è stato l’unico giocatore in 10 anni che io ho visto farlo come se non ci fossero i due difensori. Poi ci sono esercizi di tiro in condizioni difficoltose che affaticano molto i giocatori già dopo la prima ripetizione, ma Terry è riuscito a farne 3 di fila senza batter ciglio.”
Boston decise di selezionarlo alla sedicesima scelta: per l’occasione Terry organizzò una festa in una suite a Cleveland, mentre il padre gioiva in una prigione a 75 miglia di distanza. Sia durante la scuola che durante il college i due rimasero in contatto: durante l’offseason infatti il figlio andava a trovare il padre circa una volta al mese, mentre per il resto dell’anno continuavano a sentirsi via telefono “Gli ho sempre detto di usare le mie difficoltà per trovare ulteriori motivazioni,” ha detto Rozier Sr “Sono dispiaciuto per quello che ho fatto. Avrei potuto essere un padre migliore. Però ho provato a convincere Terry a non essere come me, ma a fare meglio.”

Una foto della famiglia Rozier durante un basketball camp (da sinistra suo fratello B.J. Carter; nonna Amanda, la sorella Tre’Dasia Tucker, mamma Gina e il figlio Justin).
Nonostante le difficoltà Terry Jr ha dichiarato di non riuscire ad aprirsi con nessuno come con suo padre e di non aver alcun risentimento per ciò che ha fatto nella sua vita. Rozier Sr lo scorso anno è stato spostato in un carcere con maggior libertà, con casette grosse come una cella e un minimo di cose in più come la tv con cui guardare le partite del figlio.
La data del rilascio è prevista per il 22 agosto 2018, ma Terry Sr sembra essere fiducioso di riuscire ad ottenere uno sconto di pena per buona condotta “Sono maturato molto” ha detto il padre “Ora comprendo le mie responsabilità come uomo e come padre. Ho una famiglia di cui prendermi cura. Sono una persona completamente diversa, gli ultimi 12 anni mi hanno veramente segnato”
Terry Jr, nonostante la giovane età, ha anche un bambino di due anni di nome Justin che, durante la stagione, starà con la madre (una compagna di scuola di Terry), la nonna Gina e la bisnonna Amanda. Ora che è finalmete arrivato al sogno NBA, Rozier Jr dice di aver imparato molto sia dai propri errori che da quelli del genitore e si augura di poter ricominciare una nuova con suo padre affianco.
Per NBA Passion
Federico Sarchi