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La storia dei loghi NBA: i Boston Celtics ed il legame con l’Irlanda

di Giacomo Greco
evoluzione dei loghi NBA-boston-celtics

Dopo aver visto la storia e l’evoluzione del logo degli Atlanta Hawks, passiamo alla seconda squadra (in ordine alfabetico): oggi parliamo del logo dei Boston Celtics e del legame di questa franchigia storica, la più vincente della storia NBA, con l’Irlanda.

Boston è il capoluogo dello Stato del Massachusetts. Città ricca (la terza come reddito pro capite negli USA dopo San Francisco e New York), ma sempre al top fra le città più vivibili, antica e protagonista di storici eventi della rivoluzione americana come il Boston Tea Party. Boston è il quartier generale dei Boston Celtics, la squadra NBA più vincente della storia  con 17 titoli conquistati, oltre che l’unica assieme ai New York Knicks ad aver sempre giocato nella stessa città e con lo stesso nickname.

Ma come si è arrivati al nickname Celtics? Quanto legame c’è con l’Irlanda? E come si è evoluto il loro logo nel corso degli anni? Continuiamo il nostro viaggio e scopriamolo assieme.

Le origini del logo dei Boston Celtics

Anno 1946: una riunione fra i proprietari delle undici arene più grandi degli USA pose le basi per la nascita della NBA. Fra i presenti anche il proprietario del Boston Garden, Mr. Walter Brown, che ebbe l’incarico di fondare una squadra per “Beantown” (il celebre soprannome della città nasce dal fatto che i nativi americani e i primi coloni qui stanziati adoravano i fagioli).

E qui nasce la leggenda di una delle squadre più famose al mondo: che nickname scegliere?

Un collaboratore di Brown, Howie McHugh, propose dei nomi fantastici, Whirlwinds (le “trombe d’aria”),  e Unicorns. Brown invece scelse Celtics, per rinsaldare il legame con i tantissimi immigrati irlandesi presenti in città e per ricordare la squadra degli Original Celtics di New York.

Breve storia degli Original Celtics: colore sociale giallo/verde, trifoglio come simbolo, protagonisti della American Basketball League dal 1914 al 1929. Nel 1929 la squadra era troppo superiore alle avversarie, e i vertici della lega costrinsero i Celtics a cedere i giocatori alle altre squadre, questo portò al fallimento del team.

La nuova squadra di Boston fondata da Brown assume il colore verde, tradizionalmente legato all’Irlanda. Come logo viene scelto un cerchio verde con all’interno la scritta “CELTICS” e un petalo di trifoglio bianco. Altro richiamo all’Irlanda, di cui il trifoglio è uno dei simboli non ufficiali, questa pianta secondo la leggenda è stata usata anche da San Patrizio per diffondere il cristianesimo sull’isola (tre foglie collegate ad un unico stelo).

L’avvento del leprechaun e il legame sempre più stretto con l’Irlanda

Dura poco però, già nel 1950 c’è un cambio drastico ma sempre legato all’Irlanda.

Il nuovo logo assume le sembianze di un leprechaun di nome Lucky, ideato da Zang Auerbach, fratello del leggendario Red Auerbach.

Ma cosa è un leprecauno? E’ un uomo anziano tipico delle mitologie irlandesi, che passa il tempo fabbricando scarpe per le fate e facendo scherzi alle persone. Le credenze lo raffigurano come un essere ricco e molto schivo, difficile da avvistare, che non può scappare se viene guardato fisso negli occhi ma che scompare immediatamente se ci si distrae anche solo un attimo.

Nel nuovo logo il leprechaun viene raffigurato in salto, con un gran sorriso, una corona in testa con scritto “NBA”, una giacca verde con tanti trifogli, un bastone in mano (lo “shillehagh”), e la pipa in bocca  (forse una parodia del guru Auerbach, che aveva l’abitudine di accendere un sigaro in panchina una volta che la vittoria della sua squadra era ormai certa)

Il nuovo logo simboleggia esattamente lo stereotipo con cui gli americani si figuravano gli irlandesi negli anni 50, così come gli italiani venivano (o vengono?) subito associati a spaghetti, pizza e mandolino.

Diamo più colore

La squadra imperversa sulla fine degli anni 50 ma il bello arriverà con gli anni 60: i Celtics vinceranno ogni campionato del decennio, con eccezione del 1967.

Nel 1960 look più colorato e da cartoon per il logo: protagonista uno sfondo arancione, colore che simboleggia energia ed azione, e che crea un contrasto migliore dell’immagine del leprechaun.

Si arriva al 1968, quando i designer studiano un’immagine diversa per simboleggiare la franchigia.

Il leprechaun è posto all’interno di una palla da basket con ai due estremi la scritta Boston Celtics; non è più in salto, ma in piedi, appoggiato ad un bastone, mentre fa roteare un pallone sull’indice della mano destra, sorride e fa l’occhiolino. Cambia parzialmente anche il look: i pantaloni e il farfallino diventano verdi, non c’è più la corona ma una bombetta, anch’essa verde.

Uno stile più moderno

Nel 1974 entra in scena una nuova versione del logo, adottato poi nel 1976; proprio in questi due anni arrivano altri due anelli con protagonisti John Havlicek e Dave Cowens.

Viene raffinato e meglio strutturato: il leprechaun adesso ha un contorno a forma di anello verde, il pallone fatto roteare è ingrandito ed esce dall’anello, e si torna ai colori originali, solo bianco e verde.

Porta bene alla squadra, che negli anni 80 vive un’altra golden age con protagonisti Larry Bird, Kevin McHale, Robert Parish e Dennis Johnson: 3 anelli nel 1981,1984,1986, le Finals perse nel 1985 e 1987 contro i Los Angeles Lakers, e altre 3 Finali di Conference con l’alt imposto due volte dai Philadelphia 76ers e una volta dai Detroit Pistons.

Celtics, il miglior logo NBA?

Quest’ultimo logo dura fino al 1996, quando appare quello che a mio modesto avviso potrebbe essere definito come il più bello di tutta la NBA.

Logo più colorato e realistico:

  • un anello di contorno verde scuro con la scritta “BOSTON CELTICS” in bianco, di più impatto visivo
  • la pelle del leprechaun è rosa
  • il bastone e il pallone (sempre fatto roteare con grande maestria) diventano marroni
  • il contorno della bombetta, il farfallino e il gilet diventano beige con sempre al loro interno dei trifogli verdi
  • i pantaloni e le scarpe con grandi fibbie diventano neri

Restano immutate le altre caratteristiche:

  • i piedi incrociati
  • la pipa all’angolo destro della bocca
  • il grande sorriso del leprechaun con occhiolino annesso
  • le folte sopracciglia

Dopo 25 anni, questo logo è ancora in uso dalla franchigia, ed è uno dei più belli e riconoscibili nel panorama dello sport mondiale.

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