I Portland Trail Blazers non si sono qualificati ai playoffs per la prima volta dalla stagione 2012-13. In prossimità della trade deadline la franchigia ha deciso di scambiare la maggior parte dei veterani, tra cui C.J. McCollum, per dare inizio ad un processo di ricostruzione. Nonostante questo, l’obbiettivo di questa offseason sembra quello di riuscire a trovare una seconda stella da affiancare a Damian Lillard per cercare di tornare competitivi il prima possibile. Secondo Kevin O’Connor di The Ringer, i Blazers “stanno esplorando delle trade per dei veterani che possano aiutare Lillard a riportare la squadra alla postseason.”
Ecco chi sono i “veterani” a cui puntano i Portland Trail Blazers
Questi “veterani” sarebbero principalmente Zach LaVine e Bradley Beal. Per arrivare a quest’ultimo, i Blazers hanno essenzialmente tre strade: nel caso Beal decidesse di esercitare l’opzione giocatore da 36.4 milioni di dollari presente nel suo contratto, Portland dovrebbe imbastire una trade per arrivare all’ex prodotto dell’università della Florida. Nel caso Beal decidesse di non esercitare l’opzione giocatore, allora i Blazers potrebbero firmarlo direttamente dalla free agency offrendogli un quadriennale da 183.6 milioni, oppure mettersi d’accordo con i Washington Wizards e imbastire una sign-and-trade. Similarmente a quanto detto per Beal, la franchigia dell’Oregon dovrebbe firmare LaVine direttamente in free agency o grazie ad una sign-and-trade con i Chicago Bulls.
I Portland Trail Blazers, però, non saranno da soli nella corsa all’attuale giocatore degli Wizards. Prima della trade deadline di febbraio, e prima dell’infortunio di Beal, i Philadelphia 76ers si erano fatti avanti per care di portarlo in Pennsylvania. Alla fine la dirigenza aveva pensato di puntare su James Harden. Nonostante questo, pare che i Sixers siano ancora interessati al 3 volte All-Star e sembra stia cercando un modo per creare un “Big 3” composto da Harden, Beal e Joel Embiid.
Beal ha viaggiato a 23.2 punti, 4.3 rimbalzi e 6.6 assist di media a partita in questa stagione. Un piccolo downgrade rispetto alla scorsa dove di punti a partita ne metteva 31.3 di media. C’è da dire però che Beal ha avuto un infortunio al polso sinistro che l’ha costretto a giocare solamente 40 partite questa stagione. Per quanto riguarda l’ex prodotto di UCLA, anche lui ha fatto un piccolo passo indietro dalla scorsa stagione. Infatti, è passato da viaggiare a 27.4 punti a 24.4 punti di media a partita. Questo soprattutto grazie all’arrivo di DeMar DeRozan a Chicago.