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NBA, le 5 peggiori risse della storia che hanno indotto la lega a cambiare

di Giovanni Oriolo
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Nella notta tra domenica e lunedì è andata in scena la sfida tra Los Angeles Lakers, in cerca di vittorie dopo le ultime brutte prestazioni, e Detroit Pistons, già fuori da ogni competizione se non quella per la prima scelta del prossimo anno. Il litemotiv del match doveva essere la sfida tra LeBron (con il Re appena rientrato dall’infortunio) e Cunningham, prima scelta dell’ultimo draft e anche lui tornato sul parquet da poco. Il confronto però ha messo in luce un altro scontro quando, sul rimbalzo di un tiro libero, James ha tirato un pungo nell’occhio del centro avversario Isaiah Stewart, spaccandogli il sopracciglio. La lite che ne è scaturita ha portato all’espulsione di entrambi (e la successiva sospensione per le gare future a entrambi). Ma soprattutto è stata una scena che fa brutta pubblicità alla NBA.

Purtroppo, questa rissa non è il prima che vediamo degenerare in questa stagione. Alle mani sono già arrivati anche Nikola Jokic e Markieff Morris nella sfida tra Denver e Miami di qualche settimana fa (con tanto di dichiarazioni e minaccia sui social post gara). Ma anche Rudy Gobert e Myles Turner, qualche giorno dopo, nel match tra Utah e Indiana. Purtroppo si è assistiti anche a scontri accessi tra compagni di squadra. Come Dwight Howard e Anthony Davis sempre dei Lakers o Draymond Green e Jordan Poole degli Warriors.

Di scontri violenti tra due o più giocatori si era più abituati a vederli nel passato, fino agli inizio degli anni 2000. Ossia quando la NBA ha introdotto regole più severe contro certi tipi di comportamenti, per evitare che si ripetessero. Ma in questa stagione si sta assistendo a un ritorno di queste scene. Essendo passato da poco il 15° della più famosa rissa sul parquet NBA “The Malice at the Palace”, proviamo a ripercorrere le 5 risse più “importanti” degli ultimi 30 anni.

5) Marcus Camby vs Danny Ferry (6/01/2006 Knicks-Spurs)

Siamo al 6 gennaio del 2006, in piena regular season. Al Madison Square Garden va in scena la sfida tra i padroni di casa dei New York Knicks (che saranno i grandi protagonisti di questo pezzo) e i San Antonio Spurs (del trio Duncan, Ginobili e Parker). Siamo a 3:20 dalla fine del match sul punteggio di 99-79 per la squadra della Grande Mela. Quando sul tiro sbagliato da Kurt Thomas, Danny Ferry sbraccia e colpisce volontariamente sul viso Marcus Camby che stava andando a rimbalzo.

Dopo aver assorbito il colpo il centro dei Knicks si riversa alla caccia dell’ala avversaria venendo placcato in un primo momento dall’arbitro più vicino. Dopo una discussione accesa tra il direttore di gara e Camby, la situazione sembrava risolta. Ma quando Ferry gli passa vicino il numero 23 della franchigia di New York scatta verso di lui per risolvere la questione con le cattive. Questa volta a mettersi in mezzo è addirittura il coach della squadra di casa Jeff Van Gundy (anche lui lo ritroveremo più avanti). E invece ci va di mezzo lui ricevendo un duro colpo alla testa.

Le conseguenze della vicenda sono: 12 punti in testa per il povero coach Van Gundy, una partita di squalifica e una multa da 7.500 mila dollari per Ferry e 5 match di sospensione e 25mila dollari di sanzione per Camby.

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