Stephen Curry è il re del mese di aprile in NBA
37.3 punti, 6.1 rimbalzi, 4.3 assist. 51.8% dal campo, 46.6% da tre punti ed il 90.8% ai liberi. Per chi voglia, sono 559 punti e 96 triple. Come riporta StatMuse, Stephen Curry è il primo giocatore nella storia della NBA a registrare una media di 35 o più punti, con percentuali superiori al 50% dal campo, 45% da dietro l’arco ed il 90% dalla linea di tiro libero. Un bottino senza precedenti che cerca di tenere alto il morale per i Golden State Warriors, in avvicinamento al torneo play-in. Le numerose problematiche occorse sin da prima dell’inizio di stagione hanno reso più complicato ogni tappa del percorso. Nel frattempo, Stephen Curry si trova nel periodo di massima auge della sua carriera. In parte anche spinto dall’essersi ritrovato in solitudine nella conduzione dell’attacco. Pur ritrovandosi addosso l’attenzione di tre quinti del quintetto avversario, la disinvoltura nei movimenti è sconcertante.
I Golden State Warriors hanno trovato 8 vittorie e altrettante sconfitte. Qualunque sia l’episodio finale di questa stagione, il front-office dovrà discutere la questione del rinnovo contrattuale di Stephen Curry. Già attualmente oltre la soglia che determina il pagamento della tassa di lusso. In questi casi sussiste un certo obbligo morale di costruire una squadra vincente quando la stella polare è in uno dei momenti più alti della sua carriera. Ad ogni modo, lo stesso Stephen Curry ha confermato che “chiudere la carriera ai Golden State Warriors è la priorità presente e futura.” Per il momento, va elevato a un concetto di complicata descrizione il mese di aprile in NBA di Stephen Curry.