Il jolly: Tari Eason (Houston Rockets)
Questa classe draft sta mostrando di essere probabilmente più profonda e pronta di quanto ci aspettasse. A parte l’infortunato Chet Holmgren e un Johnny Davis mai visto a Washington, tutti gli altri principali giocatori della classe draft di quest’anno si stanno mettendo in mostra e prendendo i riflettori. Tra i non ci menzionati giusto citare anche il bel inizio di stagione di Jeremy Sochan, Jalen Williams, Jalen Duren e AJ Griffin. Rispettivamente: 9°, 12°, 13° e 16° scelta. Ma anche tra i giocatori scelti a fine primo giro/inizio secondo in tanti si sono fatti notare come: Jake LaRavia, Walker Kessler (2° per stoppate tra i rookie), MarJon Beauchamp, Andrew Nembhard (3° per assist tra i rookie), Christian Koloko (leader per stoppate tra i rookie).
In questa pletora di giovani, però, ce ne è uno che considerando dove è stato scelto e come sta rendendo, è sopra ogni aspettativa. Tari Eason, scelta numero 17 degli Houston Rockets, doveva essere il secondo miglior rookie di quest’anno per la squadra texana, dietro a Jabari Smith. C’era addirittura chi pensava che TyTy Washington, point guard in uscita da Kentucky, potesse avere un impatto migliore del suo. Ma l’ex LSU si è confermato da subito uno dei esordienti più pronti di quest’anno e soprattutto un giocatore dal futuro NBA assicurato.
Eason è un lungo molto moderno, che ricorda molto Evan Mobley visto lo scorso anno. Un 5 che può giocare anche da 4, grazie alla sua ottima mobilità laterale e a piedi molti veloci che gli permettono di cambiare in difesa su tutti i ruoli. In attacco molto solido, capace di segnare in diversi molto e con la fondamentale capacità per un lungo di aprire il campo. Le statistiche non fanno altro che confermare tutto ciò. Tari, infatti, viaggia a 18.4 minuti, 8.7 punti, 5.2 rimbalzi (3° tra le matricole), 1 assist, 0.5 stoppate, 1.5 rubate (1° tra le matricole). Il tutto tirando con il 43.5% dal campo con 7.7 tentativi, 37.1% da 3 con 2.1 tentativi e 84% ai liberi (5° tra i rookie).
1 commento
[…] l’ex-Duke Blue Devils si candida già come uno dei principali contendenti all’ambito premio Rookie of the Year. In campo per una media di 36.4 minuti a partita, è riuscito a mettere a segno una media di 23.5 […]