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Lakers, è stato un mercato fino ad ora soddisfacente?

di Roberto Rossi

E’ stato un mercato soddisfacente in casa Los Angeles Lakers? Il titolo dell’articolo è una domanda che ci siamo fatti subito, appena abbiamo visto in campo i nuovi Lakers targati Lebron James, da inizio regular season, considerando però che le risposte definitive al quesito andavano presentate solo al termine della stagione. L’estate aveva portato tante speranze, con dei giovani in crescita e una squadra puntellata con dei veterani di esperienza che potessero sopperire alle lacune di Ingram, Ball, Hart e Kuzma.

Come è andata fino ad ora? Il giudizio sul mercato dei Lakers

Le prime partite ci hanno parzialmente risposto a questa domanda. La carenza a roster di un backup centro si è subito evidenziata e gli esperimenti di Zubac, Kuzma e Beasley sono subito naufragati. Si è quindi tamponato inserendo un veterano di mille battaglie come Tyson Chandler, che ha subito cambiato la squadra a livello di impatto difensivo.

Dopo solo due partite chiaramente non possiamo giudicarlo come la presa dell’anno, ma siamo certi che il management si sia confrontato per affrontare questo argomento ed abbia capito di avere fatto un mercato incompleto. Fortunatamente rimediato per tempo, al momento siamo 7-6, grazie alla vittoria contro gli Hawks, squadra estremamente abbordabile.

Il centro apre quindi la valutazione anche alle firme quantomeno affrettate  o discutibili di altri tre giocatori che ad oggi o sono ai margini del progetto o sono spariti infondo alla panchina. KCP, Lance e Beasley. I tre veterani col passato difficile stanno deludendo pesantemente. Pope è stato firmato a 12 milioni per una stagione con la no-trade-rule. Questo significa che se i Lakers avessero una possibilità di scambiarlo dovrebbero comunque aspettare che il giocatore dia il suo avallo. Un giocatore che ad oggi non gioca titolare, come aveva iniziato e che quando entra trova grossa difficoltà a fare anche le cose semplici.

Chi invece vive sempre sul filo del rasoio è Lance Stephenson. Firma anche questa di una stagione che si sta rivelando sbagliata o quantomeno azzardata. Lance è la classica “dose di adrenalina” che ti serve per svegliarti dal torpore, ma fino ad oggi salvo una partita clamorosa coi Nuggets si è vista tutta la disfunzionalità del giocatore, che ha come sua caratteristica il giocare in isolamento, facendo più male che bene alla squadra.

Lance Stephenson, Los Angeles Lakers vs Phoenix Suns at Talking Stick Resort Arena

Lance Stephenson, Los Angeles Lakers vs Phoenix Suns at Talking Stick Resort Arena (Lakers.com)

Lakers che fine ha fatto Beasley?

Beasley per finire è praticamente sparito, non si hanno sue notizie in campo da tempo. Finito fuori dalle rotazioni, è stato senza dubbio l’errore del mercato, il giocatore firmato e che poteva essere risparmiata come mossa, almeno per quanto fatto vedere fino ad oggi. Non è il giocatore che ha fatto vedere di nuovo sprazzi di talento a New York, non è funzionale ai Lakers. 

Mercato quindi totalmente fallimentare? Diciamo di no, perché a salvarsi sono l’esperto Rondo, che alterna partite pessime a gare da “playoff Rondo” e Javale McGee che sta giocando come un uomo in missione. Ad oggi il bilancio tecnico pensa ancora dalla parte negativa, ci aspettavamo qualcosa di più da parte di Magic e Pelinka, ma dobbiamo anche essere contenti per non aver intasato il cap con firme sanguinose e per aver comunque un record che ci sta tenendo in cosa per il playoff.

Walton deve fare di necessità virtù, anche se il materiale è quello che è. L’allenatore angeleno è chiamato a prendere delle decisioni difficili, ma che nel corso della stagione potrebbero essere la chiave per un risultato insperato. Di questo e altro abbiamo parlato nel podcast settimanale, grazie a buon ascolto

 

 

 

 

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