Ci siamo quasi, il draft NBA 2020 è alle porte. Mercoledì 18 novembre al Barclays Center di Brooklyn le franchigie NBA potranno selezionare i migliori prospetti internazionali per programmare sul loro imminente futuro. Tra i nomi più attesi, non può sfigurare quello della giovane star internazionale LaMelo Ball. Con 5 milioni e mezzo di seguaci su Instagram (più di giocatori già affermati come Embiid o Butler), il fratello minore della famiglia Ball è già uno degli atleti più popolari di pallacanestro al mondo.
Nonostante i no-look pass e i canestri da distanze siderali del giovane diciannovenne abbiano raggiunto cifre record in quanto a visualizzazioni e condivisioni, il suo intero repertorio cestistico è oscuro a parecchi. Analizzando i punti di forza e di debolezza di LaMelo Ball sarà dunque più semplice ottenere un quadro a 360° del suo gioco e constatare se effettivamente sarà lecito aspettarsi una prima chiamata al draft della prossima settimana.
Profilo
201 centimetri per 82 chili fanno del diciannovenne una point-guard dal fisico esile ma dalla grande apertura alare (208 centimetri circa di wingspan). Se il fratello Lonzo era considerato uno dei migliori prospetti della sua classe per i molteplici riconoscimenti ottenuti a livello liceale ed universitario, diverso è il percorso per il fratello minore LaMelo. Dopo la firma con il brand del padre (BBB), il ragazzo allora diciassettenne preferisce infatti concedere e sponsorizzare la propria immagine in giro per il mondo, piuttosto che intraprendere una carriera universitaria omologa a quella del fratello maggiore (UCLA era quasi ad un passo dal reclutamento della giovane promessa).
Sbarca in Lituania dove in 8 partite gli viene concesso così poco minutaggio che il ragazzo decide di tornare immediatamente negli USA. Dopo un breve passaggio nella JBA (Junior Basketball League), lega creata dallo stesso padre, per i Los Angeles Ballers lo scorso anno decide infine di approdare tra i pro, nella NBL (campionato australiano) con la casacca degli Illawara Hawks. Assicurati minutaggio, crescita e popolarità (le dirette Facebook del suo team hanno infatti raggiunto milioni di visualizzazioni), LaMelo gioca 12 partite mettendo a referto in media 17 punti, con 6.8 assistenze (2° miglior passatore della NBL) e 7.6 rimbalzi oltre a 1.6 palloni recuperati. Numeri che mettono in luce la versatilità di questo giocatore. Sono le percentuali al tiro che hanno guastato il suo profilo da un punto di vista statistico: 37,5% dal campo, con il 25% da 3 punti.
Punti di forza di LaMelo Ball
Ciò che risalta immediatamente agli occhi degli scout NBA è l’intelligenza cestistica soprattutto se messa a confronto con la sua giovane età. Ed averlo appurato in un contesto di professionisti ha certamente alimentato questa tipologia di considerazioni in ottica draft. LaMelo sa sempre ciò che gli accade attorno ed ha una capacità sublime di leggere anticipatamente le azioni di gioco. Se a ciò vi si aggiunge la sua abilità di essere perennemente pericoloso dal palleggio grazie ad un caparbio ball-handling, il giovane playmaker ha tutte le carte in regola per disorientare continuamente i propri difensori e batterli sistematicamente nell’ 1 vs 1. Non a caso per movenze, finte e portamento del pallone viene spesso paragonato a Jamal Crawford.
In situazioni di pick n’roll, Lamelo ha un talento innato nel servire il pallone ai propri compagni con le tempistiche ottimali per metterli in ritmo. Ha mani più veloci e più educate del fratello Lonzo, il che gli permette di eseguire ogni tipologia di passaggio: due mani sopra la testa, schiacciati con mano sinistra, no-look, alley-hoop, in transizione o da pick n’roll. Ogni qualvolta LaMelo ha la palla tra le sue mani, sai che può accadere qualcosa di speciale. Che il ragazzo abbia la pallacanestro nelle vene è indubbio: la fluidità ed il ritmo a cui gioca sono testimonianza del suo talento primordiale.
La versatilità è l’intelligenza nel registro di passing di LaMelo BallElevato IQ cestistico, capacità di playmaking e di passing sopra la media fanno di LaMelo uno dei creatori dal palleggio con maggiori aspettative al prossimo draft. La sua personalità in questo senso lo aiuta: è probabilmente uno dei pochi giocatori di questa classe draft su cui una franchigia può costruire le proprie fondamenta.
Per ciò che riguarda la difesa, gli istinti sono quelli del fratello Lonzo: sa sempre quando e come si muove il pallone, permettendogli di anticipare passaggi e/o rubare palloni per lanciare immediatamente un contropiede. Essendo più rapido di piedi rispetto al fratello, avrebbe maggiori potenzialità in ottica futura in marcatura nell’1 vs 1.
Punti di debolezza di LaMelo Ball
Questa capacità di manovrare il pallone a proprio piacimento, con finte estenuanti e crossover repentini, gli dovrebbe permettere di concludere al ferro o trovare tiri con semplicità dal palleggio. Ciò, tuttavia, accade con estrema rarità. Nonostante vanti di un IQ cestistico superiore alla media, LaMelo, infatti, pecca di superbia e di lucidità nella selezione dei propri tiri.
Quando potrebbe battere il difensore in 1 vs 1 ed andare dentro il pitturato, opta per un arresto e tiro da distanze improponibili. Quando gli viene lasciato spazio per un tiro comodo dal midrange, utilizza il floater in maniera spasmodica. Insomma le scelte di tiro dell’ultimo figlio di LaVar sono tutt’altro che impeccabili e le basse percentuali dal campo collezionate in Australia ne sono una testimonianza lampante.
Se a ciò vi si aggiunge una forma di tiro alquanto rivedibile, ecco che sorgono sempre più dubbi sull’effettivo impatto in una Lega dove le percentuali e l’affidabilità al tiro sono diventati di estrema rilevanza. Il rilascio di LaMelo è simile a quello del fratello Lonzo: il pallone parte dal petto, i gomiti si trovano entrambi sotto il pallone, i piedi non sono direzionati a canestro, la mano di appoggio non accompagna il pallone ma lo aiuta nella spinta. Se vorrà veramente imporsi sin da subito nella Lega, sarà doveroso modificare la meccanica di un tiro che al giorno d’oggi mostra molteplici problematiche. Ha però più possibilità di lavorarci e svilupparlo: l’esecuzione è repentina ed il tocco è parecchio educato, meno meccanico rispetto a quello del fratello.
Anche il fisico rappresenta un problematica rimarchevole per LaMelo. Nonostante la sua altezza, la sua esile struttura corporea abbinata ad una carenza di atletismo lo danneggiano in ambo i lati del campo. LaMelo, in situazioni di isolamento, affronta con indugio i difensori più grossi di lui preferendo spesso tiri forzati da fuori piuttosto che penetrazioni nel pitturato dove faticherebbe a reggere il contatto. Allo stesso modo, nella metà campo difensiva, rimane spesso travolto dal blocco dei lunghi avversari e mostra parecchie difficoltà nel reggere il contatto quando il suo attaccante diretto cerca di creare separazione.
In generale, difensivamente, LaMelo mostra delle evidenti imperfezioni. L’altezza e la rapidità di piedi gli permetterebbero di cambiare teoricamente su quattro ruoli, ma finché non lavorerà sul suo corpo aggiungendo massa, in difesa sarà relegato a marcare le point-guard più leggere. Abbiamo detto che proprio come suo fratello ha una grande capacità di leggere gli attacchi avversari e anticiparli. Ma se Lonzo tende a rimanere sempre concentrato quando difende lontano dalla palla, LaMelo si distrae facilmente e gli avversari tendono ad approfittarne eseguendo tagli in back-door che sfuggono di continuo alle sue attenzioni.
Ottica Draft 2020
LaMelo Ball è senza ombra di dubbio una delle pepite più promettenti del Draft 2020. Una cosa è certa: nessuna tra le prime franchigie a scegliere lo lascerà scappare e, secondo alcuni mock draft, difficilmente lo vedremo fuori dalla top 3. D’altronde i suoi punti di forza promettono un futuro prospero, a patto che migliori nella selezione e nella fluidità del proprio tiro, oltre al potenziamento della propria struttura fisica. Se LaMelo Ball sarà motivato a lanciare immediati segnali di evoluzione progressiva durante i suoi primi mesi nella Lega, potrà anche cambiare gli equilibri di determinate squadre giovani e volenterose di approdare ai playoff.