Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti David Nwaba, dal pagare le franchigie di D-League ad essere milionario in Nba

David Nwaba, dal pagare le franchigie di D-League ad essere milionario in Nba

di Niccolo Scavuzzo
David Nwaba

Chi è David Nwaba, la guardia nativa di Los Angeles che, dopo mille peripezie, è riuscito ad approdare in Nba, trovando a Chicago il suo locus amoenus?

Tra aneddoti e stoppate, David Nwaba è finalmente un giocatore Nba

Ieri sera allo United Center i Milwaukee Bucks hanno affrontato i Chicago Bulls per uno degli impegni domenicali di Regular Season. La partita è finita con la vittoria della squadra ospite per 110 a 96 ma questo poco importa.

Sono passati quattro minuti dall’inizio del secondo quarto quando Giannis Antetokounmpo, dopo essersi avvicinanato spalle a canestro, si è fatto spazio con il suo fisico di 2 metri e 11 nella speranza di riuscire ad entrare nell’area avversaria per concludere a canestro la propria azione in solitaria.

Marcato da Lavine, The Greek Freak, sembrava aver già vinto in partenza il mismatch che si era creato dalla poca attenzione nel cambio delle marcature dei Bulls. Ma, quando tutto è sembrato già fatto e il povero Zach spacciato…. Sorpresa! La palla stavolta non è finita in fondo alla retina con l’aiuto del tabellone o con un fenomenale gesto tecnico, come spesso capita al candidato Mvp, ma nella prima fila del parterre.

A spedirgliela lì è David U. Nwaba da Los Angeles.

 

Non ci credete?

Se non siete, come me, tifosi sfegatati dei tori di Chicago o non avete fatto qualche fioretto che vi costringa a guardare i Bulls, probabilmente vi starete chiedendo

“Ma chi diavolo è David Nwaba?”.

Non è il caso però che vi sentiate troppo in colpa perché è la domanda che si è fatto lui stesso nel bell’articolo “Who in the World is David Nwaba uscito su The Players Tribune nel settembre del 2017

Lì, in un lungo monologo, la guardia dei Bulls ripercorre la sua carriera, dall’high school alle Università minori (più di una), dalla D-League alla NBA. Il tutto condito da aneddoti spassosi come il fatto che David, prima di esordire in Nba, avesse pagasse le squadre di G-League $150 per poter giocare o quello in cui dopo aver guidato per otto ore per raggiungere Las Vegas da Santa Monica, gli viene comunicato che – durante la settima del Draft – era stato scambiato e ceduto ai Los Angeles D-Fenders; ossia alla squadra di G-League affiliata ai Lakers che gioca proprio attaccato a casa sua. Quindi, marcia indietro.

Ma alla fine, tra alti e bassi, tra accelerazioni ed inversioni a U, la NBA è arrivata veramente.

Che apporto sta dando ai Bulls David Nwaba?

Ad offrirgli un contratto decadale è proprio la squadra della città degli angeli che, dopo aver visto i buoni numeri messi a segno nella stagione di D-League (14 punti e 7 rimbalzi di media), considera David Nwaba una delle rivelazioni della lega.

L’estate scorsa, il duo manageriale Bulls Gar-Pax ha mostrato fin da subito interesse per la guardia statunitense, richiedendolo alla corte di Fred Hoiberg in quanto rispecchiava al meglio l’ideale di athletic and young richiesto dal reparto dirigenziale in vista della nuova stagione.

La trade di Butler, per quanto possa essere stata dolorosa e clamorosa, ha dato la possibilità alla franchigia di Chicago di rivedere le proprie carte in tavola e decidere i giocatori su cui ricostruire una squadra da cui ripartire e David Nwaba era uno di questi.

Il rendimento stagionale dei Bulls (18-32) sta andando ben oltre le aspettative e i pronostici di inizio anno di Las Vegas. Gli insiders americani, infatti, hanno assegnato alla squadra della Windy City non più di 25 vittorie e, contando che mancano più di trenta partite alla fine della Regular Season, il limite imposto è facilmente raggiungibile per la franchigia allenata da Fred Hoiberg.

Grande merito di questo upgrade non è solo dovuto al rientro di Nikola Mirotic sul campo da basket  – +14.3 di differenza Net.Rating – ma anche alla presenza in campo di David Nwaba. L’effort del nativo di Los Angeles sul parquet è ammirevole, forse perchè il suo passato gli ha insegnato, fin da ragazzino, a non mollare mai anche quando una cosa la si è già ottenuta.

Il giocatore dei Bulls è sicuramente una pedina molto importante nello scacchiere di Fred Hoiberg, che ripone molta fiducia in lui ma, dal rientro di Lavine, sta giocando sempre meno minuti, preferitogli Valentine nel ruolo di guardia tiratrice come sostituto dell’ex Minnesota

David Nwaba, quindi, si vede sempre più costretto ad ottimizzare al massimo il suo rendimento sul parquet (7.2 punti di media, 4.5 rimbalzi e 1.2 assist) fin qui.

La velocità dei suoi piedi, i suoi comtropiedi e l’energia con cui il 24enne gioca ogni sua partita sono state determinanti molte volte in questa stagione per la seconda unit dei Bulls. Al posto di Denzel Valentine, il ragazzo viene impiegato da Hoiberg nel suo ruolo naturale di guardia e con il quintetto formato da: Dunn PG, Holiday ala piccola, Markkanen ala forte e Lopez centro, David riesce ad incidere al meglio sulla parte difensiva del gioco. Secondo StatsNba.com in 100 possessi solo 91.3 sono i punti subiti quando sono presenti loro in campo, con un NetRating pari a 9.1.

Nwaba è una vera e propria sicurezza nelle marcature uomo a uomo tanto che, nella partita di ieri sera, ha concesso pochissimo spazio al giocatore franchigia dei Bucks, Giannis Antetokounmpo.

Nonostante la differenza di altezza la guardia dei Bulls non si è lasciato intimorire dall’evidente mismatch con “il mostro greco”, mostrando per l’ennesima volta a tutto lo United Center la sua capacità di difendere su più ruoli.

La solidità di David Nwaba è risaltata molto dalla poca quantità di palle perse nel corso di questa stagione (in percentuale, offensivamente, 0.4% e difensivamente, 1.1%) e dalla capacità di finalizzare ogni azione quando la palla passa dalle sue mani.

La pressione alta della guardia dei Bulls sull’uomo da marcare, che ha come unico scopo lo steal of the ball, predispone già il giocatore a sfoderare la sua migliore arma in fase offensiva, i contropiedi: da ricordare è quella contro i Golden State Warriors dove Nwaba riesce a rubare letteralmente la palla al due volte Mvp, Stephen Curry e ad andare al ferro senza troppi problemi, mostrando le proprie abilità da slasher.

 

In questa prima parte di Regular Season David Nwaba ha collezionato 37 presenze, di cui 2 dalla starting line-up. Sicuramente, grazie all’allungamento di contratto fino a fine stagione, tante saranno le occasioni per mettere in luce il suo talento ed aiutare in prima persona la propria franchigia a resistere, a partire dall’8 febbario, alla furia del tanking. 

You may also like

Lascia un commento